"Lodatelo col tamburello e con la danza, lodatelo con strumenti a corda e a fiato". (Salmo 150:4)
La danza, come il canto e la musica, è stata sempre presente nella cultura ebraica come espressione di lode e gratitudine a Dio, manifestazione di gioia spirituale ed espressione liturgica. Si danzava per festeggiare una vittoria ottenuta con l’intervento divino; per il ritorno di una persona cara, e in occasione di nascite e matrimoni.
La profetessa Miriam, sorella d'Aronne, esterna la sua esultanza e ringrazia Dio, dopo il passaggio del Mar Rosso: “Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aaronne, prese in mano il tamburello, e tutte le donne uscirono dietro a lei coi tamburelli e con danze”. (Es 15:20).
Un’altra danza molto famosa è quella che fece Davide, in occasione del trasferimento dell’arca a Gerusalemme. Egli infatti pur essendo re, non considerò la danza qualcosa di inappropriato nel suo rapporto con Dio. Danzando e saltellando agilmente, il re d’Israele manifesta con tutto il suo essere la gioia incontenibile che prova per il singolare avvenimento.
Il corpo di danza Allegro è un valido supporto spirituale ogni volta che interviene nei Servizi di Adorazione e in occasione delle Conferenze come pure quando affianca la compagnia teatrale Zoè.
Manifestare ringraziamento, lode e adorazione a Dio: questa è la motivazione profonda che anima il nostro corpo di danza.