in allegato PRIMIZIE di Gennaio 2015 con gli appuntamenti della chiesa
"Gesù ritorna" è una realtà che dovremmo ribadire sia nelle predicazioni che nei nostri canti e che dovrebbe ardere nei nostri cuori. La consapevolezza di questo evento futuro ha sempre occupato uno dei primi posti nei pensieri del credente di tutti i tempi.
Vi siete mai trovati a scrutare nel cielo delle nuvole chiedendovi: "e se capitasse di vederLo apparire lì in mezzo proprio qui e adesso?". La fede di un piccolo fanciullo accetta con semplicità questà possibilità perché è abituato ad ascoltare in silenzio il Maestro. Molti però, ritengono la confessione di questa meravigliosa realtà futura ma per forza di cose sempre più vicina, scomoda per la propria immagine, quasi una macchia per la veste "post-modernista" del loro cristianesimo.
C'è però un piccolo dettaglio: avverrà proprio così, in maniera esagerata, estrema e inadatta:
Marco 13:24-26 "Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria".
Estrema, perché le stelle cadranno, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore.
Esagerata, perché la visione di Gesù che ritorna sulle nuvole sarà spropositatamente gloriosa e magnificente, nella gloria di un cielo aperto rivelato al mondo.
Inadatta, perché sarà la variabile meno opportuna per il proseguo di quella giornata che avremmo immaginato ordinaria.
Ma… silenzio, parla il Maestro.
Marco 13:32 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo né il Figlio, ma solo il Padre. State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. È come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».
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