Martedì 3 marzo 2015, il pastore, teologo e nostro fratello in Cristo Edoardo Labanchi si è addormentato nel Signore. I funerali si sono tenuti giovedì 5 marzo a Grosseto presso la Chiesa Apostolica di via General Cantore.
Potremmo quindi fare un'asettica lista di libri,riflessioni, opere fatte da questo grande uomo di Dio e sarebbe una lista comunque utile ma noi, come chiesa locale, abbiamo avuto molto di più da lui e di questo vorremmo parlare.
Infatti aveva sia predicato nella nostra chiesa che insegnato nella nostra scuola biblica CHARIS. Molti di noi quindi lo avevano conosciuto, e riconosciuto.
Lo avevano conosciuto come un "gesuita che si era convertito" ma anche riconosciuto come un padre che convertiva e quindi ammoniva, amava e quindi correggeva.
Ed era proprio questo aspetto del fratello Edoardo Labanchi che colpiva: questa meravigliosa ambivalenza di misericordia e rigore, esortazione e correzione, che traspariva da tutta la sua persona, e che infatti è proprio lo stigma della vera vita cristiana.
Labanchi era un radicale, come tutti i cristiani dovrebbero essere, e tutta le scelte della sua vita, a partire da quando abbandonò il sacerdozio cattolico, furono conseguenza e testimonianza di una furiosa ricerca e affermazione della verità ad ogni costo, quindi "Cristo ad ogni costo".
Edoardo Labanchi è un nome, che quando pronunciato susciterà ancora per molto tempo il ricordo dell’esempio di un vero cristiano, di quelli che via via si fanno sempre più rari, di quelli del "sì sì, no no", di quelli del "bianco o nero", di quelli del "bene o male", di quelli del "giusto o sbagliato"...di quelli di Cristo.
Ultimamente aveva pubblicato un libro, che avevamo incoraggiato a comprare, dal titolo "Un uomo in fuga". Possa oggi la famiglia e tutti noi consolarci del fatto che quell'uomo in fuga oggi, non corre più perché è arrivato a Casa.
Arrivederci Edoardo, se gareggeremo tagliando il traguardo come te, di certo ci rivedremo in paradiso.
Alessandro Lilli
12 marzo 2015
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