Questa fantasia divenne così prorompente da non dargli più alcuna tregua. Perchè mai infatti, agli appassionati di automobili era stato concesso di viaggiare nella propria città col loro "mezzo del cuore", mentre a lui no?
Così, ponendo la sua provocatoria domanda alla prima occasione utile, una cena del suo circolo sportivo, gli fu risposto con una certa inconsapevole serenità: "perché è strano".
L'uomo che non aspettava altro, scattato in piedi con sdegno quasi patriottico, fu come se si infilasse le mani in fretta e furia nel cervello alla ricerca di quel pensiero passepartout che tutte le porte che nessuno osa aprire apre: "E perchè è strano?" - così disse.
I convenuti si guardarono l'un l'altro volgendo il capo scoordinatamente come aspettandosi arrivare la risposta chi da destra chi da sinistra, ma da tutti e due i fronti nessuna serratura mentale era in grado di resistere a quella chiave del pensiero che tutto scardina.
Il neuro-passepartout aveva funzionato a meraviglia ed ora tutti gli amici dell'uomo che voleva viaggiare col canotto in tangenziale, erano pronti a far valere i propri diritti contro chi li discriminava a favore degli automobilisti che potevano godere pienamente dei loro gusti e orientamenti.
Ben presto i media si interessarono alla faccenda. In fondo si trattava di diritti costituzionali, mica retrograde frottole a Frittole del 1400 quasi 1500.
Il circolo degli uomini coi canotti che volevano andare in tangenziale diede così luogo ad un tam-tam mediatico, con tanto di slogan per la campagna "Va Come Ti Porta il Cuore", invocando il diritto alla circolazione e all'uguaglianza che la Costituzione Italiana garantiva.
Il dado era tratto. La chiave passepartout che tutto apriva funzionava a meraviglia ovunque: comitati di quartiere, scuole, conferenze, assemblee, talk-show, comuni, province e regioni, su fino al parlamento, ovunque la domanda arrivasse, questa si tramutava automaticamente nella risposta da seguire.
Essendo quindi solo una questione di tempo, ecco che il fatidico giorno arrivò. La prima grande corsia d'acqua cristallina accanto alle altre due composte di volgare bitume nero stava per essere inaugurata, non senza il fondamentale appoggio degli ambientalisti perchè "Chi Rema Come Capitan Nemo Non Inquina la Roma di Romolo e Remo" diceva lo spot.
Ma ecco che proprio sul tagliare il nazional nastro, giunse lacerante come un roboante fulmine a ciel sereno l'intimazione a interrompere all'istante la pomposa cerimonia. A bloccare il tutto erano stati uomini e donne in groppa a dei cavalli che chiesero ad alta voce: "perchè mai se alcuni possono viaggiare in tangenziale col canotto allora noi non possiamo farlo coi cavalli come da nostri gusto e orientamento?".
Il pubblico si voltò a destra e a sinistra verso le autorità di destra e di sinistra stipate sia a destra che a sinistra sul baldacchino a festa, ad accusarle con lo sguardo per l'azione discriminatoria compiuta ai danni dei poveri fantini.
Così uno dei politici, incaricato da una delegazione d'emergenza bipartisan costituitasi ufficiosamente alla bella e buona in quell'istante, si avvicinò al microfono che, picchiettato con le dita, risuonò come i passi di un gigante nella piazza.
Insomma, fu chiaro fin da subito che la situazione ormai appariva giuridicamente, socialmente, ecomicamente e praticamente insostenibile.
Tuttavia, a nessuno nemmeno per un istante venne in mente di tornare indietro ad una semplice via che fosse percorribile alle sole automobili. La conquista di quella Tangenziale Per Tutti era stata infatti una vittoria dell'umanità, una conquista civile e mai e poi mai più si sarebbero discriminati uomini col canotto, fantini, cinofili, trampolieri, compagnie circensi e compagnie belle.
Così fatto il punto, dopo una breve riunione, lo stesso politico che ci aveva provato prima ci riprovò dopo e con un foglio tra le mani solennemente pronunciò:
"Signori e signore della piazza, dopo aver interloquito con le più alte rappresentanze democratiche del Paese, sono lieto di annunciarvi di aver raggiunto una decisione che renderà tutti più sereni e tranquilli in ordine alle innumerevoli, ma per carità legittime, istanze avanzate dalle varie categorie per.... - il politico fece un profondo sospiro dovuto all'emozione che lo aveva colto nell'anticipare con gli occhi la frase successiva - ...dicevo, per garantire una società equa e giusta ad ognuno e per ognuno! (applausi). Vista l'insostenibilità civile, sociale, economica e giuridica della Tangenziale Per Tutti dichiaro quindi deliberati i lavori della Tangenziale Per Nessuno, la quale, al contrario dell'altra non offrirà alcun margine di discriminazione a scapito di alcun singolo di questa romanica comunità. Che abbiano quindi inizio, con questa inaugurazione, i lavori di smantellamento della tangenziale!" ...ZAC!
Al taglio del nastro, la piazza impazzì. Tutti brindarono. L'uomo col canotto baciò il cane del padrone che nel frattempo stringeva fraternamente il trampolo del trampoliere mentre questo dall'alto carezzava la criniera del cavallo del cavaliere. Le discriminazioni ancora una volta erano finite e nessuno, da quel giorno, avrebbe mai più potuto percorrere la tangenziale con la sua automobile.
1Timoteo 4:1-3 Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, i quali vieteranno di maritarsi e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato, affinché siano presi con rendimento di grazie da coloro che credono e che hanno conosciuto la verità.
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