Tempus Fugit

Essendo convinto di questo, che Colui che ha iniziato un'opera buona in voi, la porterà a compimento... (Filipp.1:6)

La locuzione latina tempus fugit, tradotta letteralmente, significa il tempo fugge. Nell'italiano corrente viene anche tradotta come "il tempo vola". L'espressione sembra derivare da un verso delle Georgiche di Virgilio: «Ma fugge intanto, fugge irreparabilmente il tempo».

La locuzione è presente anche nell'opera "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll.  Il tempus fugit è anche una filosofia di vita paragonabile al carpe diem, secondo cui non bisogna fare previsioni a lunghissimo tempo ma al massimo, assumersi impegni a breve tempo, quindi vivere la vita come insieme di possibili ultimi giorni.

In occasione di questa nostra lettera che tradizionalmente accompagna il passaggio dall’anno appena terminato a quello appena iniziato (suona un po’ marzulliano…!), vogliamo appropriarci anche noi di quest’espressione tanto concisa quanto omnicomprensiva – Tempus Fugit - per comunicarvi l’importanza e l’urgenza della nostra prontezza, quella prontezza che deriva dall’evangelo della pace (Ef. 6:15).

Tutto intorno a noi ci parla di emergenza: l’inquinamento atmosferico, il terrorismo, l’immigrazione di massa, la perdita di qualsiasi punto di riferimento umano, da quello economico, a quello ecologico, a quello religioso. C’è una crisi globale che però non ci deve trovare impreparati o sorpresi né tantomeno smarriti e confusi: Gesù, il nostro Signore e Maestro ce l’ha preannunciato.

Il tempo non solo vola o fugge ma sta per finire! Quindi con la consapevolezza di chi siamo in Cristo e perché siamo nel mondo, camminiamo in conformintà alla nostra vocazione perchè «Chi dice di dimorare in Lui, deve camminare anch’egli come camminò Lui» (1Gv 2:6). E’ tempo di bilanci, di verifiche, di revisioni… di conversioni! Dio ha affidato a noi, i Suoi redenti, uomini e donne, anziani e giovani, il compito di indicare la Via, la Verità e la Vita… tempus fugit!

Per quanto ci riguarda, benediciamo Dio e siamo infinitamente grati a Lui per la Sua grazia operante in noi fino a questo giorno, per le Sue infinite risorse che ci hanno permesso di portare avanti la Sua opera, per ogni membro del Suo corpo che ha dato il proprio contributo nel perseguire gli scopi di Dio in e attraverso noi, guardiamo avanti fiduciosi che «Colui che ha iniziato in voi un’opera buona la condurrà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo» (Fl 1:6).

Tempus fugit ma il nostro Dio è l’Iddio dell’eternità!

Con amore sincero,

Pastori Silvano e Rosanna
01 gennaio 2016