Profeta e Fattucchiere, Ognuno al Suo Mestiere - (primizie di luglio)

"Saul and the Witch of Endor", Edward Henry Corbould, 1860

Sono tempi di grande forza e refrigerio nella nostra chiesa. Come promesso dal Signore, in una guida attenta e dettagliata, vigile in ogni nostro passo, siamo stati condotti dalla Sua luce attraverso zone impervie fino a verdeggianti pascoli. La cosa bella, è che il Signore in questo tempo si è manifestato nella vita di molti come mai prima d'ora aveva fatto, chiamandoli ad una Sua conoscenza più profonda. Lì dove lo aveva già fatto, invece, ha rafforzato ulteriormente, potando e rimondando il buon tralcio. Confidare nell'Eterno e in chi ti ha chiamato e mandato... sempre! Questa è l'aurea norma. Anche quando ti scagliano addosso  strali e dichiarano sentenze e maledizioni nel nome dell'Eterno, la norma aurea è: confidare nell'Eterno... sempre! Perché? Perché se pure fosse quella la Parola dell'Eterno, benvenuti siano i Suoi giudizi nella nostra vita, perché da essi non nascerebbe altro che un bene, seppure tramite la Sua correzione.  E se non è Parola dell'Eterno, poveretto chi avrà scambiato il mandato di un profeta col mestiere di un fattucchiere. Davanti agli uomini, perché le sue parole si perderanno nel vento; davanti a Dio perché saranno ricordate: “Così dice il Signore, l'Eterno: guai ai profeti stolti che seguono il loro spirito senza aver visto nulla”. (Ezechiele 13:3)

Scimei scambiò il mestiere di fattucchiere con quello di profeta, gettando contro Davide sassi, polvere  e maledizioni perché desiderava tanto  Saul al trono. Ma davanti allo stupore di tutti, Davide lo lasciò fare e non lo uccise. Perché? Perché Scimei, a suo dire, parlava a nome dell'Eterno e Davide sapeva che se davvero quella fosse stata la Parola dell'Eterno, anche se sgradevole, non sarebbe potuto derivarne altro che bene.

2Samuele 16:10 “...Lasciatelo stare e lasciate che maledica, perché glielo ha ordinato l'Eterno. Forse l'Eterno vedrà la mia afflizione e l'Eterno mi farà del bene in cambio delle sue maledizioni di oggi”.

Questo era il  punto di vista di Davide. E che punto di vista era? Quello di un vero profeta,  non di  un fattucchiere. Quale è la differenza? Il fattucchiere pronuncia  formule e mischia intrugli per ottenere ciò che vuole. Il profeta, ascolta e riporta ciò che Dio gli dice di dire, qualunque cosa  questa sia. Sia se di suo gradimento sia che non lo sia, il profeta sa che la Parola del Signore sarà buona a prescindere e la accetta.

E siccome Davide era un vero profeta, il Suo atteggiamento era: "Se Scimei parlasse da parte del Signore non me ne verrebbe alla fine un bene?"

Davide confidava nello Spirito del Signore e non confondeva il proprio palato con la bocca di Dio. Scimei invece, che desiderava Saul sul  trono, finì per compiere  quell'errore  fatale per il quale noi oggi  lo ricordiamo come fattucchiere. Al contrario di Davide, che ricordiamo come profeta: Confidare nell'Eterno...sempre! Se ci muoveremo come si mosse Davide  canteremo insieme a Lui  il  Salmo 34 ai nostri figli. Cogliamo  l'occasione per leggerlo e meditarlo attentamente, così da non dimenticare mai che alla fine ...profeta e fattucchiere, ognuno al suo mestiere.

 

27 giugno 2017
pastore Alessandro Lilli

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