Dio è con noi! Le Sue conferme sono giunte a noi attraverso la Sua provvidenza, che si è manifestata di recente in maniera miracolosa in due momenti drammatici che incredibilmente si sono verificati a distanza di poche ore uno dall'altro.
Come molti sapranno, a novembre avevo riportato un infortunio dal quale poi si erano avute complicazioni gravi, alle quali sono scampato solo grazie a Dio.
Come molti sapranno, a novembre una delle nostre chiese CEVI aveva subito gravi danni a causa di una vera e propria inondazione, e solo per miracolo le persone all'interno - tutta la famiglia del pastore Domenico Ricci - erano riuscite a scampare a conseguenze letali.
Quello che non tutti sanno, è che i due eventi si sono verificati in pratica nello stesso giorno: il primo il 23 novembre, il secondo nella notte del 24.
Nell'arco di poche ore due famiglie, due chiese, due ministeri, due futuri stavano per essere annichiliti da circostanze incredibili, non prevedibili e fatali.
Infatti, a parte la tragedia di per sé che ci avrebbe potuti colpire dal punto di vista affettivo, in quelle ore è stato messo in discussione non solo il futuro di uomini e famiglie, ma anche di ministeri e chiese.
Chi aveva profetizzato sventura su questi ministeri ne avrebbe beneficiato imputandolo al giudizio del Signore, ben attento a mostrare comunque una certa humana pietas richiesta dalle circostanze.
Il popolo di queste due comunità inevitabilmente ne sarebbe stato profondamente toccato e scosso. Si badi bene che, seppure la tragedia fosse avvenuta, non sarebbe stata certo questa a delegittimare il sentiero da seguire dottrinalmente parlando ma dal punto di vista umano, sarebbe stato davvero difficile non farsi delle domande e soprattutto darsi delle risposte!
Certamente il Signore avrebbe provveduto, ma sarebbe davvero stato difficile rispondere alla nostra ragione sul come mai, se il Signore sosteneva questi ministeri, avrebbe potuto permettere fossero distrutti all'improvviso... per giunta, insieme!
Ma il Signore è stato con noi!
Non era stato Lui a castigarci, ma Lui a liberarci! Non era stato Lui ad attentare alla nostra vita ma a salvarla! Non era stato Lui a minare il futuro delle nostre chiese ma l'avversario!
E in questo ci sono due belle notizie!
La prima: non piacciamo al nostro avversario e già il non piacergli sta a significare che non stiamo operando come lui vorrebbe.
La seconda: evidentemente Dio è con noi. Se avesse voluto distruggerci, avrebbe colto quella straordinaria occasione; se Egli ne fosse stato l'artefice, nessuno ne sarebbe scampato. E invece il Signore ha colto quella straordinaria occasione per mostrare l'esatto contrario! La Sua potente mano, a distanza di poche ore, era all'opera per aiutarci e non per giudicarci, per confermarci e non per castigarci, per rafforzarci e non per indebolirci, per sanarci e non per ucciderci.
Da questi eventi, sono nati infatti spiriti ancora più forti, cuori ancora più determinati, ministeri ancora più incoraggiati, e quel piatto avvelenato giunto subdolamente sulle tavole delle nostre vite, è stato trasformato in una banchetto di festa davanti al nostro stesso avversario!
E mentre banchettiamo con la potenza della provvidenza del Signore, pieni delle Sue benedizioni e consolazioni che continuano ad arrivare da ogni dove, possiamo ben affermare guardando negli occhi il nostro nemico "Ritenta, sarai più sfortunato".
Salmo 23:5-6 Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni.
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