Quante volte abbiamo raccolto un sassolino e lo abbiamo lanciato per farlo saltellare cinque, sei, sette volte e i più bravi anche di più, sulle onde del mare? O abbiamo provato a fare dei grandi cerchi nell’acqua facendolo cadere vicino a noi?
Facendo bene attenzione che non ci sia nessuno davanti noi, qualcuno in questi giorni potrebbe anche sperimentarlo!
Curiose le storie della vita che spesso si ripetono. Dichiarazioni sono quasi sempre seguite da precisazioni. E quanto più sono importanti, tanto più alimentano risposte.
Tempo fa, noi del popolo cristiano “evangelico”, forse cinquecento milioni (500.000.000) di persone in tutto il mondo (ma la cifra è molto sottostimata) abbiamo letto e ascoltato che “l’Unica Chiesa sussiste in quella Cattolica Apostolica Romana, gli altri non sono Chiesa”.
Ho ricontrollato, ancora una volta per bene, il passaggio di Matteo 16:18 da cui prende origine questa posizione: “...tu sei Pietro, e sopra questa roccia Io edificherò la mia Chiesa...”.
Senza entrare nella questione delle traduzioni, ricordiamo che:
- il termine roccia del verso 18 è nell’originale greco “petra”;
- il termine usato nel Vangelo è sempre riferito ad una roccia;
- quando Matteo vuole descrivere una pietra o una grande pietra usa il termine greco “lithon” che letteralmente indica un sasso.
Ma la nostra sarà una nota senza polemica. Così racconterò una storia.
La Roccia, le pietre e il sasso!
Un giorno la Roccia andò ad incontrare gli uomini. Si presentò loro: “Salve sono la Roccia”. Molti non le credettero. Poi incontrò un sasso. Questi pensava di essere il più bello e grande sasso che fosse mai esistito. Non guardava quante cose nel creato erano più grandi di lui. Altre cose piene di colori, di profumi, di bellezza. Il suo cervello di sasso non gli permetteva di andare oltre. La Roccia disse al sasso “seguimi!” ...e il sasso la seguì.
Il sasso quindi seguì la Roccia ed anche altri si aggiunsero a loro. La Roccia insegnava ogni giorno a tutti loro. Questi si fidavano e si appoggiavano alla Roccia.
La Roccia doveva realizzare una casa, questo era il suo progetto. Una casa che sarebbe durata per l’eternità e che nessuno avrebbe mai potuto demolire. Prima di iniziare la costruzione voleva che ognuno conoscesse il suo compito, il suo ruolo, la sua parte.
(La storia sarebbe più lunga ma concluderemo brevemente).
Venne il tempo di cominciare la casa. Fu fatto il più grande e profondo scavo che la storia abbia mai visto. Qualcuno pensava che tutti i sassi sarebbero stati sotterrati per sempre. Invece la Roccia si pose come unico, insostituibile, prezioso, fondamento.
Nel frattempo il sasso era cambiato. Divenuto adulto e maturo, insieme al gruppo di amici che avevano seguito la Roccia, divennero colonne di pietre preziose sopra la Roccia! Che bella e che bei colori ha questa casa.
Oggi la Casa è quasi completa. Mancano ancora poche pietre per completarla. Quella che manca potresti essere tu, quel sassolino che tante volte è stato tirato per rimbalzare e poi affondare nell’acqua.
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