L’arcobaleno è un fenomeno che ha sempre suscitato stupore negli uomini.
Esso appare nella parte di cielo opposta a quella nella quale è il sole, rispetto alla posizione dell’osservatore, quando nell’aria sono presenti minuscole goccioline d’acqua tenute in sospensione da correnti ascensionali, o cadenti dalle nubi, o in prossimità di cascate, etc...
Le gocce, funzionando da prismi, separano i colori che compongono la luce e determinano il mirabile effetto. Spesso, per una duplice rifrazione, appaiono due arcobaleni, l’uno sotto l’altro e l’uno più pallido dell’altro.
Gli antichi Greci credevano che l’arcobaleno fosse una manifestazione divina e costruirono intorno ad esso vaghe leggende; gli Scandinavi pensavano invece che fosse un ponte fra terra e cielo ad uso degli Dei.
Il fenomeno dell’arcobaleno ha messo alla prova la sagacia dei fisici e dei teologi attraverso i secoli.
Nel primo libro della Bibbia, la Genesi, è scritto che Dio tracciò nel cielo l’arcobaleno come segno dell’alleanza stretta con gli uomini, dopo il diluvio.
Genesi 9:12-15
“Poi Dio disse:«Questo è il segno del patto che io faccio tra me e voi, e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future. Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra. E avverrà che, quando farò venire delle nuvole sulla terra, l’arco apparirà nelle nuvole; e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni carne»
Gli studiosi del passato, nel commentare questo passo delle Scritture, si sono posti essenzialmente questo problema: quale senso bisogna accordare all’arcobaleno, un significato naturale o sovrannaturale?
Tommaso D’Aquino sosteneva che l’arcobaleno fosse un segno naturale: “per provocare una pioggia continua di quaranta giorni bisogna che ci siano ammassate parecchie nuvole. Se si vede un arcobaleno significa che non ci sarà un diluvio nei mesi a venire, dato che l’arcobaleno è un segno che le condizioni per provocare un diluvio non possono realizzarsi”.
Cartesio, nel fornire una spiegazione dell’arcobaleno, nel suo VIII discorso de Le Meteore dedicato all’arcobaleno, cominciò con questa affermazione:
“Benché l’arcobaleno sia stato ammirato da tutti gli uomini, nessuno è arrivato a darne una spiegazione soddisfacente”.
La spiegazione scientifica che poi Cartesio darà dell’arcobaleno deve certamente molto ai suoi predecessori, ma è decisamente innovativa nell’uso degli strumenti matematici, nell’analizzare il passaggio della nuvola alla goccia d’acqua, studiata come una piccola sfera.
Da Cartesio a Newton, si arriverà infine a spiegare anche il perchè della presenza dei sette colori nell’arcobaleno (rosso, arancione, verde, giallo, blu, indaco e violetto) attraverso lo studio del fenomeno della rifrazione e della riflessione dei raggi solari sulle nuvole.
Benché nell’arco della storia, il fenomeno dell’arcobaleno abbia trovato una spiegazione scientifica, ancora oggi esso rappresenta per molti, un segno della fedeltà e della misericordia di Dio.
E’ straordinario vedere come DIO, nella Sua Grandezza, abbia deciso di comunicare con l’uomo anche attraverso le meraviglie della Sua creazione.
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