Sono molti in Italia (e nel mondo) i figli di genitori separati che spesso non hanno neanche più il diritto/privilegio di vedere uno dei genitori perchè affidati in maniera esclusiva alla mamma o al papà.
Leggendo un quotidiano mi ha molto colpito questa lettera scritta da un signore di nome Enrico Cori:
"Cara/o Amica/o,
ti scrivo queste righe per chiedere la tua collaborazione.
DA ORAMAI SETTE ANNI NON HO ALCUNA NOTIZIA DI MIA FIGLIA VALENTINA.
Costretta dalla madre a vivere in latitanza (sicuramente anche sotto falso nome, forse “LAURA”).
In questi giorni Valentina compie gli anni...
Ti sarei grato se volessi far circolare questa mail tra i tuoi contatti e le tue amicizie... nella speranza che possa giungere sino a Valentina o a qualcuno che possa darmi sue notizie.
Un papà disperato".
Nel leggerla ho provato un senso di sofferenza nel pensare a questo genitore, ma soprattutto nell’immaginare il dolore provato da questa bambina sicuramente contesa tra due beni ugualmente importanti e fondamentali, quali quello di mamma e di quello di papà.
È una triste realtà ma sono sempre di più le famiglie con figli che si separano e che successivamente giungono alla richiesta legale di affidamento del minore. L’Istituto dell’Affidamento in Italia coinvolge ogni anno circa 80mila bambini che di solito perdono, o rischiano seriamente di perdere, il rapporto con uno dei due genitori; generalmente il padre.
Infatti, finora circa 85% dei minori viene affidato dai Giudici dei Tribunali italiani alle madri.
Ovviamente, ogni caso e situazione merita una considerazione particolare e specifica da parte delle autorità locali competenti e da specialisti esperti, ma credo che sia arrivato il momento di dire con voce più sicura di anni addietro che ogni bambino ha diritto ad avere un padre ed una madre per crescere in modo sano, equilibrato e sereno.
Troppo spesso le colpe e le leggerezze degli adulti ricadono sui bambini. Il mondo sembra muoversi sempre più sulla base del “come mi và o come mi sento” e non seguire alcuna regola morale, legale o religiosa.
L’insegnamento che noi cristiani abbiamo è un altro... e non è un caso se nel piano perfetto di Dio i figli sono parte integrante della famiglia, costituita da moglie e marito, e sono considerati benedizioni speciali.
I figli non dovrebbero essere mai fonte di contesa, di ricatto e hanno tutto il diritto di crescere nell’armonia di una famiglia vera, forte e sicura.
Qualora questo auspicabile modello e principio non sia raggiungibile, è bene mettere l’interesse del più piccolo davanti agli interessi degli adulti e muoversi con coscienza, giudizio e vero amore, anche chiedendo l’aiuto degli specialisti in mediazione familiare e del Signore sempre pronto a rispondere, perdonare e curare le ferite.
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