Nel linguaggio corrente il termine gioco viene in parte utilizzato per definire azioni o atteggiamenti infantili e spesso tale parola è collegata ad una serie di modi di fare poco produttivi.
Per gli adulti il giocare equivale a perdere tempo, a non impegnarsi seriamente in un’attività; comuni sono frasi tipo: “questo non è mica un gioco!!”; oppure “smettila di giocare e cerca di impegnarti!!”.
Il gioco ha per i bambini, al contrario, una valenza estremamente importante, così tanto da costituire l’occupazione più intensa e preferita e tanto da essere riconosciuto come diritto nella dichiarazione dei diritti del fanciullo.
Attraverso il gioco il bambino esplora se stesso ed il mondo circostante, impara a conoscere il proprio corpo e gli oggetti che ha intorno, ad apprendere ed a relazionarsi con gli adulti e con i coetanei.
Una famosa pediatra inglese definisce il gioco utile al bambino quanto il cibo, l’affetto e la sua protezione, poiché esso rappresenta “il tirocinio per l’acquisizione di una vita indipendente”
Il gioco infantile oltre ad avere la funzione di stimolare l’apprendimento (intellettivo, percettivo, motorio, linguistico, sociale, di relazione, etc.), consente al bambino di raggiungere una crescita emotiva e di appagare talune mancanze o frustrazioni provate, attraverso il gioco dell’assunzione dei ruoli (ad esempio il ruolo del genitore che punisce nel gioco del "far finta di").
Questo gioco rappresenta, inoltre, una sorta di esercizio di preparazione riguardanti le attività future.
Nel giocare spesso i bambini amano ripetere tante volte la stessa azione o scena, ed ogni volta la loro padronanza nell’utilizzo del materiale ludico e del linguaggio usato si perfezionano e affinano con l’esercizio. Tale pratica infonde nel bambino sicurezza nei propri mezzi e nella propria capacità di controllare il mondo esterno.
È per questo stesso “principio” che i bambini chiedono di vedere sempre la stessa videocassetta di un cartone animato o desiderano sentirsi raccontare sempre una particolare favola.
I bambini invece che per vari motivi raramente hanno la possibilità di giocare, tendono a presentare forme di pensiero più semplici e lineari. L’attività ludica è, quindi, indispensabile al fine di garantire ai bambini uno sviluppo armonico ed equilibrato.
Il Signore Gesù ci insegna a considerare i bambini come un Suo dono prezioso, quindi è nostro compito educarli accogliendoli con amore, con l’obiettivo di farli crescere sani, equilibrati, attenti al prossimo, pronti ad amare, perdonare, sacrificare, edificare...
Giocando possiamo insegnare ai bambini cose importanti per la loro vita e trasmettere loro valori cristiani, con il nostro esempio di vita e con l’aiuto dell’insostituibile e fedele Signore e dello Spirito Santo.
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