L’arrivo dell’età pensionabile con la conseguente interruzione dall’attività lavorativa rappresenta, probabilmente per la maggior parte degli adulti, una tappa decisiva ed è forse il cambiamento più importante della vita adulta.
È un momento in cui l’individuo si trova radicalmente a cambiare le proprie abitudini, i propri ritmi, i propri impegni, le proprie amicizie. Per tali motivi la nuova situazione può a volte rappresentare, per alcune persone e nel lungo periodo, una fase delicata in cui malinconia, tristezza, senso di inutilità e solitudine potrebbero prendere il sopravvento.
Sarebbe al contrario più esatto e bello considerare questo periodo di “libertà dal lavoro”, come un periodo felice in cui ognuno di noi può finalmente dedicarsi liberamente e serenamente a tutto ciò che non ha potuto fare prima quando si era completamente presi dalla necessità di guadagnare per mantenere se stessi e la famiglia.
Gli esperti della terza età sembrano ormai essere concordi che per mantenersi giovani bisogna necessariamente giocare d’anticipo, prendendo alcune “piccole precauzioni”.
Innanzitutto la persona anziana deve mantenere il proprio cervello allenato anche con piccole attività di lettura, guardando la tv, conversando, etc... A tal proposito capita spesso che, alcuni anziani, nel riguardare al loro passato, provino una certa malinconia e un senso di rimpianto che provoca in loro soltanto un motivo in più per rattristarsi; è invece fondamentale far loro coprendere che i ricordi sono modelli ed esempi di paragone con la vita attuale e possono essere per tutti un ricco patrimonio di crescita.
In secondo luogo l’anziano deve dire di no alla solitudine, che spesso porta a forme più o meno gravi di depressione senile. Per vincere la solitudine è utile dare spazio a qualche interesse personale. Ci si può iscrivere a qualche corso, ad un centro sportivo, frequentare le attività della chiesa o magari il semplice centro sociale per anziani presente nel quartiere o città di residenza.
Esistono attualmente varie forme di svago e corsi accessibili anche a chi ha superato una certa età, ed in alcuni casi interamente dedicati a loro, con costi economici bassissimi e talvolta gratuiti a seconda del reddito.
Accettare la sfida di frequentare centri o corsi, significa avere la possibilità di mantenere attivo il cervello e nel contempo creare occasioni d’incontro e socializzazione.
In terzo luogo la persona anziana non deve trascurare mai la propria salute, sottoponendosi periodicamente a delle analisi mediche. Per aiutare il nostro organismo a stare bene, ogni persona dovrebbe mangiare con moderazione, non fare uso eccessivo di alcool, fare attività fisica (basta anche una passeggiata quotidiana), non fumare.
Per gli anziani in particolare, poiché sono coloro che più frequentemente ne fanno un uso scorretto, è necessario sottolineare di non eccedere neanche con l’uso dei farmaci, che devono essere usati solo con la prescrizione medica e sotto il controllo dello specialista.
Per non buttarsi giù è necessario non porsi obiettivi difficili, tenendo conto delle proprie forze e difendendosi dallo stress quotidiano. Questo è un periodo in cui la vita può essere goduta con ritmi più accettabili, rispetto al correre sfrenato a cui si è stati costretti fino ad ora.
Infine, un buon antidoto per rimanere sempre giovani è a mio parere affrontare l’esistenza con ironia, cercando sempre di scorgere il lato positivo di ogni cosa, vecchiaia compresa!!
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