Il 1° Novembre è noto come la “festa dei santi”, giorno in cui la Chiesa Cattolica Romana richiama tutta la Nazione ad onorare coloro che hanno ricevuto la santità per aver compiuto dei miracoli da morti.
Secondo il catechismo cattolico solamente la Chiesa Romana ha il diritto di riconoscere formalmente come santo un cristiano defunto, proporlo alla venerazione e autorizzarne l’invocazione pubblica. Questo viene effettuato dopo lunghi e minuziosi processi d’indagine su tutta la vita e sugli scritti dell’aspirante santo.
Solamente se saranno dimostrati e riconosciuti due miracoli operati dopo la morte di tale uomo, la Chiesa lo dichiarerà dapprima beato con un culto limitato e poi, se gli verranno riconosciuti altri due miracoli operati dopo la beatificazione, verrà canonizzato ossia iscritto nel “canone” o elenco di tutti i santi; solo da quel momento potrà essere pubblicamente onorato e invocato in tutta la Chiesa Cattolica.
Secondo la curia romana, coloro che sono sulla terra si devono rivolgere in preghiera ai santi perché essi intercedono per loro presso Dio; il Concilio di Trento ha decretato quanto segue: “Il santo sinodo comanda a tutti i vescovi e a quelli che hanno l’ufficio e l’incarico, di insegnare che prima di tutto istruiscano diligentemente i fedeli sull’intercessione dei santi, sulla loro invocazione (...) insegnando che i santi, regnando con Cristo, offrono a Dio le loro orazioni per gli uomini, che è cosa buona ed utile invocarli supplichevolmente e ricorrere alle loro orazioni, alla loro potenza e al loro aiuto, per impetrare da Dio i benefici...” (Concilio di Trento, Sess. XXV).
Per sostenere questa dottrina i teologi papisti utilizzano il passo di Apocalisse 8:3-4 E un altro angelo venne e si fermò presso l’altare, avendo un turibolo d’oro; e gli furon dati molti profumi affinché li unisse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono. E il fumo dei profumi, unendosi alle preghiere dei santi, salì dalla mano dell’angelo al cospetto di Dio.
Inoltre fanno riferimento al libro dei Maccabei (libro apocrifo, ossia non appartenente al canone dei libri ispirati da Dio) dove si parla di un sogno che raccontò Giuda Maccabeo; egli disse di avere veduto un sacerdote che era morto il quale pregava per il popolo dei Giudei; ‘Ecco che cosa aveva veduto: Onia, già Sommo Sacerdote, uomo dabbene, verecondo d’aspetto, dolce nei costumi, distinto nel suo parlare, adorno di ogni virtù sin da fanciullo, Onia tendeva le mani e pregava per tutto il popolo dei Giudei’ (2 Maccabei 15:12).
Essi prendono anche diverse citazioni dei cosiddetti “padri della chiesa”. In particolare tra le citazioni di Agostino si trovano alcune affermazioni secondo le quali, ai suoi tempi, molte persone ottennero la guarigione per l’intercessione dei martiri.
Una di queste dice: "Se volessi soltanto riferire i miracoli delle guarigioni ottenute per l’intercessione del glorioso martire santo Stefano nella città di Calama e nella nostra, tralasciando tutti gli altri, dovrei scrivere una quantità di libri" (Agostino di Ippona, La città di Dio, lib. XXII, cap. VIII).
Solo riguardando le fonti alle quali la Chiesa Cattolica attinge per giustificare il culto ai santi, ne deduciamo che questa istituzione è prettamente umana e non trova radici bibliche.
Il passo della Scrittura in Apocalisse preso dai teologi romani per sostenere che i santi sono dei mediatori è mal interpretato: esso non fa riferimento a loro preghiere a favore di quelli che sono sulla terra, ma piuttosto alle preghiere dei santi che sono sulla terra fatte a Dio, le quali salgono a Lui come un profumo d’odore soave. Per quanto riguarda il sogno riferito da Giuda Maccabeo e le affermazioni si Agostino non sono fonti bibliche e quindi non hanno nulla a che fare con la Verità della Parola di Dio.
La Bibbia ci esorta in più parti a rivolgerci direttamente a Dio nelle nostre preghiere non facendo mai riferimento a dei mediatori umani:
Filippesi 4:6 Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie
Salmo 50:15 Invocami nel giorno della distretta e Io te ne trarrò fuori e tu mi glorificherai
Geremia 29:12 Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e Io v’esaudirò.
E se di mediatori vogliamo parlare, l’unico mediatore che esiste tra noi e Dio è Gesù:
1Timoteo 2:5 V’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo...
Ebrei 4:14 Avendo dunque un gran Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede.
La cultura cattolica ci ha poi abituato a santi patroni o protettori che vengono eletti come intercessori davanti a Dio, e sotto il cui patrocinio si pongono le singole persone. Esistono i santi protettori di alcune categorie di lavoratori, quelli “assegnati” alla cura di determinate malattie, quelli per le calamità, quelli che proteggono paesi o città...
Noi credenti abbiamo come Sommo Protettore il Nostro Dio, l’Eterno degli Eserciti!
Salmo 91:9-11 Poiché tu hai detto: O Eterno, Tu sei il mio rifugio; Tu hai preso l’Altissimo per il tuo asilo, male alcuno non ti coglierà, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda. Poiché Egli comanderà ai Suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie.
Salmo 121:5-8 L’Eterno è Colui che ti protegge; l’Eterno è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. L’Eterno ti proteggerà da ogni male; Egli proteggerà l’anima tua. L’Eterno proteggerà il tuo uscire e il tuo entrare da ora in eterno
E di materiale ce ne sarebbe ancora un’infinità: si potrebbe parlare di reliquie, di immagini, di idolatria che è culto ai demoni in contrapposizione al cristocentrismo biblico...
Ma per ovvie ragioni di spazio, andiamo a vedere chi la Bibbia definisce santo:
1Corinti 1:2 alla Chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi, insieme a tutti quelli che in qualunque luogo invocano il nome di Gesù Cristo, loro Signore e nostro Dio
1Pietro 1:16 poichè sta scritto: “Siate santi perché Io sono santo”.
La santità ci è stata imputata tramite la giustificazione in Cristo e non per opere meritorie come la cultura nella quale siamo cresciuti ci ha abituati a pensare.
Ebrei 10:10 Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre.
Essere santi non significa essere perfetti. Ogni credente santificato in Cristo, è perfettibile, disposto ad essere modellato dallo Spirito Santo per assomigliare sempre di più al Padre. Siamo santi perché siamo appartati per Dio, perché Lui serviamo e per Lui viviamo.
La santità è uno status legale, una posizione che Gesù ci ha provveduto e nella quale ci muoviamo per essere in comunione con Dio.
E allora se il 1° Novembre è la festa di tutti i santi, auguri ad ogni figlio di Dio ma non solo per un singolo giorno dell’anno ma per tutta l’eternità!!
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