San Valentino

by obbino

Il tentativo della Chiesa Cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano (per la fertilità) segna l'origine di questa festa degli innamorati. Fin dal quarto secolo a.C. infatti, i romani pagani rendevano omaggio al Dio Lupercus: i nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati quindi, un bambino, sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

Determinati a porre termine a questa vecchia pratica, nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò questa festa pagana sostituendola con il "Santo degli innamorati". Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

Le vicende riguardanti San Valentino sono abbastanza confuse, ma intorno alla sua figura ruotano molte leggende che riguardano tutte episodi d'amore.

Tra le tante c'è “la rosa della riconciliazione” che racconta di un giorno nel quale San Valentino, sentendo litigare due giovani fidanzati, andò loro incontro tenendo in mano una splendida rosa. Si rivolse ai due ragazzi con un gesto pieno d'amore, donò loro la rosa e gli sussurrò parole di riconciliazione. Tale atto portò a far sì che la lite tra i due giovani innamorati terminasse. Valentino volle poi che i due fidanzati stringessero insieme con cautela il gambo della rosa, facendo attenzione a non farsi pungere dalle spine e pregando affinché il loro amore restasse eterno. I giovani dopo un pò di tempo tornarono da lui per suggellare la loro unione e ricevere la benedizione di Dio per il matrimonio.

Da quel giorno si racconta che San Valentino divenne amatissimo dalle popolazioni umbre fino a divenire, dopo la sua morte, il patrono dell'amore: quando Aureliano ordinò atroci persecuzioni contro il clero cristiano, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia, lontano dalla sua città (Terni), per evitare i tumulti e le rappresaglie dei fedeli; cadde martire il 14 Febbraio del 273 d.C., una data che da quel momento viene ricordata in tutto il mondo per celebrare San Valentino, il santo dell'amore.

Anche se non devoti a San Valentino perchè in quanto cristiani evangelici, la nostra devozione è rivolta  solo ed esclusivamente a Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo), ci piace osservare la Festa degli Innamorati, perché promuove ed elegge, in un modo o nell’altro, il sentimento più bello che possa legare due persone, l’amore. Ovviamente, come cristiani, sappiamo ben distinguere tra quello che è semplice, egoistica ed effimera passione, e l’amore vero, quello che si dà totalmente all’altro, quello che persegue il bene dell’altro, quello che sa superare le difficoltà, quello che promette “per sempre” e lo mantiene!

Amare veramente è conoscere Dio perché Dio è Amore. Con queste premesse vogliamo fare gli auguri a tutti gli innamorati…  quelli veri però!