
"...Benedici anima mia l'Eterno e non dimenticare alcuni dei suoi benefici.
Egli è quel che ti perdona tutte le tue iniquità, che sana tutte le tue
infermità (disordini) , che redime la tua vita dalla fossa, che ti corona di
benignità e di conpassioni, che sazia di beni la tua bocca, che ti fa
ringiovanire come l'aquila. (salmo 103)
L’aquila è l’unico uccello che arriva ai 70 anni. Ma perché ciò accada,
intorno ai 40, deve prendere una decisione seria e difficile.
A quest’età i suoi artigli sono lunghi e flessibili e non riescono più ad
afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato ed appuntito, si
incurva. Le ali, invecchiate ed appesantite dalle penne ingrossate, puntano
contro il petto. Volare è ormai difficile.
In questo momento cruciale della sua vita, l’aquila ha due alternative: non
fare niente e morire oppure affrontare un doloroso processo di rinnovamento che
durerà circa 150 giorni.
La nostra aquila ha deciso di affrontare la sfida: vola verso la cima della
montagna e si rifugia in un nido vicino ad un dirupo, dove non avrà bisogno di
volare. Lì comincia a sbattere il becco contro la roccia fino a strapparselo.
Poi l’aquila aspetta che spunti un nuovo becco con il quale strapperà i vecchi
artigli. Quando i nuovi cominciano a spuntare si mette a strappare le vecchie
penne. Solo dopo cinque mesi è pronta per il volo di rinnovamento e per vivere
altri 30 anni.” Non è mai troppo tardi...Dio ci fa recuperare il tempo perduto.
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