Epidemia di egoismo

by thienzieyung

La Bibbia definisce l’amore come un comportamento prima ancora di un sentimento. Esso è meglio identificato come un atto della volontà e non una reazione emotiva. L’amore è un impegno a ricercare il bene dell’altro. È una decisione e un impegno ad agire e come tale si esprime in comportamenti. Essendo un impegno della nostra volontà, l’amore deve essere dimostrato in comportamenti tesi al benessere dell’altra persona, indipendentemente da quello che può essere il nostro trasporto emotivo o la nostra azione e reazione. Dio ci dà un esempio corretto dell’amore:
Romani 5:8 Dio ha manifestato il suo amore verso di noi in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Oggi, sempre più, assistiamo ad una vera e propria epidemia di egoismo. Cioè ad un amore esagerato per sè stessi, per i propri interessi, anche a costo del danno altrui. Tutto il contrario dell’amore definito dalla Bibbia. Questa idea distorta dell’amore, spinge le persone alla ricerca spasmodica di soddisfare i propri bisogni senza mai raggiungere una vera felicità: che si realizza, come ha detto Gesù, “nel dare e non nel ricevere” (Atti 20:35)

Frasi tipo: “Ti amo se tu...”; “Ti amo perché tu...”
Oppure: “La carriera al primo posto”; “Il matrimonio è la tomba dell’amore”
O, peggio ancora: “Il tradimento fa bene all’amore...”
manifestano, in maniera drammatica, un rapporto utilitaristico basato sulla soddisfazione personale egoistica. E questo atteggiamento sta dilagando in ogni settore della vita sociale.

Se l’amore è un atto della volontà, una decisione, un impegno ad agire, basato sulla ricerca del bene dell’altro, esso non ha niente a che vedere col soddisfare se stessi a prescindere da ogni altra cosa, né con un sentimento passionale (tipo soap opera) egoistico.

Questa epidemia di egoismo, come un virus vorace ed insaziabile, sta contagiando sempre più persone nella nostra società. Molte volte, purtroppo, anche il bene che alcuni fanno, diventa un pretesto per soddisfare sè stessi. Dietro le loro azioni, apparentemente “caritatevoli”, nascondono una mera compiacenza di loro stessi. Molti “amano” solo per ricevere soddisfazioni, e quando non vengono più soddisfatti, allora si mettono alla ricerca di nuovi amori che li soddisfino. Credo che l’antidoto migliore contro questo virus, sia quello di ricordare che l’amore, quello vero, è quello disposto al sacrificio.

È l’amore che mette l’io in secondo piano, cosa che in pochissimi sono disposti a fare. Questo non vuol dire che non dobbiamo amare noi stessi. Non dobbiamo amarci in maniera egoistica, nel senso di nutrire interessi solo per se stessi, perché questo ci danneggia.
Gesù infatti ha detto: “chi ama la sua vita la perderà” (Giovanni 12:25).

Il Signore richiamava l’attenzione dei Suoi discepoli a non essere egocentrici, ma a dedicarsi al Regno di Dio. In questo modo la loro vita sarebbe stata fruttuosa e gratificante. Questo è valido sempre, perché cosi sapremo amare meglio anche il prossimo come noi stessi. (Matteo 19:18)