Salomone ed Eliseo: successori rispettivamente di Davide ed Elia, di grandi uomini, di grandi ministeri. Si sono forse accontentati di vivere di rendita, nel ricordo delle gesta e dei miracoli che i loro padri avevano operato? Entrambi hanno preso in mano il testimone, il talento che gli era stato lasciato in affidamento e lo hanno fatto fruttare con zelo e fedeltà. In loro c'era un forte desiderio di servire Dio.
Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico: chi crede in Me farà anch'egli le opere che Io faccio, anzi ne farà di più grandi di queste perchè Io vado al Padre.
Tutti noi possiamo fare opere grandi per lo Spirito di Dio (chi crede in Me), ma come Salomone ed Eliseo non dobbiamo vivere sulla memoria di quello che Dio ha fatto nel passato, di quello che forse ha fatto per i nostri padri e madri (naturali e spirituali). Noi dobbiamo ricevere una nuova e fresca unzione dello Spirito Santo per compiere le opere che Dio ha già preparate per noi. Dio ha un piano specifico per ognuno di noi, non viviamo sulla scia di qualcun altro, assumiamoci le nostre responsabilità in prima persona, riconosciamo il piano di Dio per la nostra vita e rimaniamo fermi e zelanti in quello che Dio ci ha chiamati a fare. Dio sta aspettando persone arruolate nel Suo esercito, soldati pronti a compiere la missione per la quale sono stati chiamati!
Salomone
II Cronache 2:4-5 Ecco io sto per costruire un tempio al nome dell'Eterno, il mio Dio, per consacrarGlielo..... il tempio che io sto per costruire sarà grande perchè il nostro Dio è più grande di tutti gli dèi.
Salomone dice: "il mio Dio". E' una questione tra lui e Dio, è un rapporto personale! Salomone non risparmia sulle cose che deve fare per il suo Dio, ha uno spirito di eccellenza, ha un grande desiderio di servire Dio al massimo delle sue possibilità. Ci vollero 7 anni e 6 mesi per costruire questo tempio, ma lo zelo e l'entusiasmo, la determinazione di Salomone nel portare a termine quest'opera è di grande esempio per ognuno di noi. Il tempio di Salomone riproduceva sostanzialmente il tabernacolo di Mosè ma le sue dimensioni erano doppie, la sua decorazione era più sontuosa, la testimonianza che rendeva era fissa e stabile.
Quando Dio si muove ordina le cose di generazione in generazione, le rende sempre nuove, sempre più gloriose. Noi abbiamo una visione limitata delle cose, ma Dio è l'Iddio d'eternità, non è limitato dallo spazio e dal tempo, Dio vuole manifestare la Sua gloria in modo sempre più grande di epoca in epoca, di generazione in generazione, ma ha bisogno di persone che desiderano vedere la Sua gloria e lavorare perchè sia manifestata.
Eliseo
II Re 2:9-10 Elia disse ad Eliseo: 'Chiedi ciò che vuoi che io faccia per te, prima che sia portato via da te'. Eliseo rispose: 'Ti prego, fà che una doppia porzione del tuo spirito venga su di me.' Elia disse: 'Tu hai chiesto una cosa difficile, tuttavia se mi vedrai quando sarò portato via da te, ciò ti sarà concesso, altrimenti non l'avrai.
Eliseo non richiese ricchezze o favori personali, Eliseo voleva una doppia porzione dello Spirito di Dio, anche lui come Salomone, era profondamente motivato dallo zelo, dall'amore e dal desiderio di servire Dio.
Una cosa interessante da notare è la risposta che Elia dà ad Eliseo: 'Tu hai chiesto una cosa difficile'. Ma in realtà per chi era difficile questa cosa? Forse per Elia? Non aveva forse resuscitato i morti ed operato grandi miracoli? Elia in realtà sapeva che non spettava a lui concedere lo Spirito. Forse era difficile per Iddio? Pensate che questa era una richiesta troppo grande per essere esaudita da Dio? Io credo che questa era una richiesta difficile per Eliseo. Era lui che doveva fare la sua parte, era lui che doveva rimanere fermo e vedere Elia andarsene! Eliseo doveva prendere atto che il ministerio di Elia era finito, doveva assumersi l'impegno e la responsabiltà che una doppia porzione dello Spirito di Dio gli avrebbero richiesto. Ma......
Eliseo ha fatto la sua parte e Dio lo ha premiato!
"Prendi il tuo diletto nell'Eterno ed Egli ti darà i desideri del tuo cuore" (Salmo 37:4)
La nostra consacrazione a Dio determina la manifestazione di Dio nella nostra vita, più noi siamo consacrati e più Lui può manifestarsi a noi e tramite noi. Non viviamo di esperienze del passato, nostre o di altri, ricerchiamo giorno dopo giorno il nostro Dio perchè adesso tocca a noi!
- Accedi o registrati per inviare commenti