Sin dal mattino “quello che fai grida talmente forte che non si riesce a sentire quello che dici” e se il fare è giustamente preceduto dal pensare, quanto è importante imparare a riflettere per albergare i giusti pensieri!
Tale consapevolezza dovrebbe indurre al “silenzio mattutino”, capace di introdurci correttamente nel nuovo giorno che ci attende. Il risveglio è molto importante ed è strano come la maggior parte delle persone non ne abbia chiara coscienza.
Quando sorge un nuovo giorno la prima cosa da fare è cercare la comunione con Dio. E’ così che lo Spirito Santo vuol disciplinare il nostro pensiero volgendolo con semplicità e devozione all’Amore di Dio.
Mi sveglio quindi tra le braccia del Signore e rivolgo i miei pensieri a tutto ciò che è vero, onesto, giusto, puro, amabile, di buona fama, lodevole e virtuoso per aprire l’anima mia alla pace di Dio che comincia a scorrere nel mio cuore e nella mia mente come un fiume di vita.
Così, sin dal mattino, realizzo che il Signore è il mio pastore e nulla mi manca, che Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti e che mi ristora l’anima che, pronta per un nuovo giorno, sa di poter affrontare tutte le difficoltà che inevitabilmente la vita riserva.
In questa giusta attitudine e soprattutto in compagnia del Signore, entro fiducioso in un nuovo giorno cercando di imparare, e continuando a imparare, la lezione del Maestro che ripete di non temere, di non avere ansietà per cosa alcuna perché a ciascun giorno basta il suo affanno.
Quanto è difficile spesso praticare quanto detto soprattutto se viviamo tempi difficili nei quali le preoccupazioni e le tensioni sembrano essere il nostro cibo quotidiano! Eppure tale verità rimane inalterata e per darle luogo nella nostra vita credo che il segreto sia quello di accarezzarla, amarla e riceverla soprattutto quando le cose vanno bene.
Ci dobbiamo abituare ogni giorno a ricevere le giuste attitudini che vengono dal consiglio della Parola di Dio per poi poter resistere nel giorno malvagio. Vorrei sottolineare ancora quanto sia importante “cogliersi” per quello che realmente si è.
Noi siamo servi e non signori. Il Regno dio Dio è un Regno di servi! Dunque “mi penso” servo nella mia casa; di mia moglie, di mio marito, dei miei figli, dei miei genitori! Io devo soddisfare le loro esigenze, quindi mi alzo dal letto per preparare la colazione senza vedere se gli altri fanno altrettanto.
Inoltre bado bene di non disturbare facendo rumore o brontolando fastidiosamente; sono un servo e non me lo posso permettere! Mi potrebbe succedere di non essere apprezzato per quello che faccio ma sicuramente avvertirò nel tribunale della mia coscienza l’approvazione del Signore. Questo esercizio giornaliero porta grande beneficio all’anima fedele e benedizione nelle nostre case.
Dobbiamo reimparare il significato di parole che sembrano cadute in disuso: senso di responsabilità, spirito di sacrificio, impegno, donazione di sé.
In una parola Amore... ma quello vero!
Satana dice: ”Per me stesso, io sacrifico gli altri!”. Cristo dice: ”Per gli altri Io sacrifico Me stesso!” A chi assomigliamo? Di chi siamo figli?
Il mio grande desiderio e la mia preghiera sono che Gesù Cristo venga a regnare nelle nostre vite SIN DAL MATTINO.
Michele Violano
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