Romani 8:19-21 Infatti il desiderio intenso della creazione aspetta con bramosia la manifestazione dei figli di Dio, perché la creazione è stata sottoposta alle vanità non di sua propria volontà ma per colui che ve l'ha sottoposta nella speranza che la creazione stessa venga pure liberata dalla servitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio.
L'uomo è preoccupato per lo stato attuale del pianeta. La nostra meravigliosa Terra è come un paziente al cui capezzale sembra essere richiamata l'attenzione di medici e scienziati, i quali, si alternano ansiosamente per formulare diagnosi più o meno sconcertanti, ma sicuramente tutte molto gravi.
Effetto serra, buco dell'ozono, desertificazione, inquinamento ambientale, smaltimento dei rifiuti, disastri ecologici sono ormai espressioni familiari ai telegiornali nazionali ed esteri: sembra che siamo destinati ad abituarci a sentirli ripetere con grande frequenza.
Come mai abbiamo ridotto la Terra in questo misero stato?
Nel principio Dio destinò l'uomo alla cura del "giardino" (Genesi 2:15) in qualità di re della creazione, ma l'uomo non fu in grado di gestire l'autorità che Dio aveva dato nelle sue mani;
l'uomo peccò, mancò cioè il bersaglio divino che intendeva donargli pienezza di vita e felicità e di conseguenza si ritrovò a sperimentare la rovina per sé ed il suo ambiente.
Gli effetti di quella caduta, oltre che nell'area spirituale, sono chiaramente manifesti nell'aggressione perpetrata giornalmente dall'uomo sulla Terra: invece di amarla, infatti, la sfrutta e invece di curarla e prendersene amorevolmente cura, ne dilapida le ricchezze con insaziabile bramosia quasi per chiederle la felicità perduta!
L'egoismo impera ed il 20% della popolazione della Terra consuma l'80% delle risorse del pianeta, cosicché molti uomini muoiono di fame e molti altri muoiono di indigestione!
Gli scienziati dicono che teoricamente la Terra potrebbe ospitare intorno ai 100 miliardi di individui, ma sappiamo che 6 miliardi di persone già vengono reputate troppe. Come mai?
La causa, proprio come accennavamo prima, è nel cuore dell'uomo: dopo la caduta l'uomo ha deviato le sue priorità verso la soddisfazione di sè stesso e dei propri bisogni a discapito della natura creata e in alcuni casi, anche dell'uomo stesso, piuttosto che verso la soddisfazione della volontà divina che ne faceva il capo indiscusso del mondo creato.
Delegando la propria autorità nelle mani di Satana è sottoposto al dominio di un padrone che ha scopi ben diversi che vedere la prosperità e la felicità dei suoi sudditi.
Dio ha però provveduto una soluzione: ha amato così tanto il mondo da mandare il Suo Unigenito Figlio affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna! Giovanni 3:16
Accettando il gesto d'amore e di giustizia che Gesù ha compiuto per ogni uomo sulla croce, si passa sotto un altro dominio, quello divino, che si muove sotto la legge della grazia.
In questo nuovo ma in un certo senso antico stato di cose, il cuore dell'uomo ritorna alla posizione primordiale per la quale era stato creato rientrando così a far parte del disegno iniziale di Dio che lo vede in completa sintonia con il Creatore e con il creato.
Come figlio di Dio, non ha più bisogno di dilapidare le ricchezze della Terra alla ricerca di un'artificiosa felicità, perchè Dio è nel suo cuore ed è la sua Gioia completa.
Essere figli di Dio è molto di più che scampare dalle fiamme dell'inferno perchè il "pacchetto salvezza" comprende tra l'altro liberazione, perdono dei peccati, sicurezza, guarigione, conservazione, buona salute, aiuto, vittoria, prosperità... donare la propria vita a Cristo è entrare legalmente in possesso di tutto ciò che ci è stato donato, camminare con Cristo è appropriarsene per fede riconquistando le aree perdute.
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