DALILA - la donna che vendette il suo uomo

Dalila e Sansone

Dalila è un nome che ogni donna desidererebbe avere perchè significa “delicata” o “deliziosa”. Ma a causa della folle azione di cui si rese colpevole, nella Bibbia nessun'altra donna appare con un nome così sinistro. Infatti, è raro ancora oggi.

Riferimenti Biblici: Giudici 16:4-21

Il racconto di Dalila, la rovina di un uomo potente, è riportato in 18 versi e la descrizione del tradimento, della caduta, della schiavitù e della morte di Sansone è una delle più pittoresche nella Bibbia.
Ovviamente, non possiamo parlare di Dalila senza menzionare Sansone.

Che contrasto rappresentano e quanto simboleggiano i caratteri che ci sono nel mondo oggi!
Sansone era fisicamente forte ma moralmente debole. Pur essendo capace di squartare un leone, non era capace di combattere le sue concupiscenze. Poteva spezzare delle ossa ma non le sue abitudini. Poteva piegare i filistei ma non le sue passioni!

Dalila è stata una donna che ha usato il suo fascino personale per indurre un uomo alla sua distruzione fisica e spirituale e si erge come la più infima delle donne della Bibbia – il Giuda, al femminile, dell'Antico Testamento.

Questa donna filistea era di una persistenza malefica e di una falsità diabolica; aveva fascino, capacità mentale, padronanza di sè e sangue fraddo ma usò tutte le sua qualità per raggiungere un solo scopo – il danaro.
Lei non conobbe mai il pudore femminile nè l'amore vero perchè dietro quel suo viso meraviglioso c'era un cuore nero quanto l'inferno e pieno del veleno mortifero di una vipera.

La sua suprema perfidia non risiede tanto nel consegnare con l'inganno Sansone ai suoi nemici quanto nel portarlo a tradire la sua fede ed i suoi ideali.

Ingannandolo, facendogli credere che lo amasse veramente, Dalila lo ha ridotto alla cecità, alla schiavitù ed alla morte!

La facilità con cui ingannò suo marito rivela chiaramente che lei apparteneva ai nemici del popolo di Dio, popolo di cui allora Sansone era il leader.
Ai filistei non piaceva avere intorno Sansone perchè era il campione di Israele e, come tale, interferiva con le loro pratiche. Doveva essere eliminato e in Dalila, che pensava solo al denaro, trovarono il loro agente segreto!

Sansone divenne traditore di sè stesso perchè non riusciva a resistere al fascino di una donna.
Nel passato altre due donne avevano tratto profitto da questa sua radicata debolezza, finchè non arrivò Dalila che decretò la sua distruzione.

La sua figura rimane nei tempi come un avvertimento a tutti gli uomini di stare attenti al fascino e alle astuzie di una donna malvagia e manipolatrice!

I principi dei Filistei offrirono a Dalila 1.100 sicli d'argento per uno ad operazione ultimata.
Se Gesù fu venduto da Giuda per 30 sicli d'argento, è ovvio che quell'offerta fu una grande tentazione per Dalila.

Dopo vari e vani tentativi usò la sua ultima arma – il pianto. Lamentandosi con Sansone, gli disse “Come puoi dirmi – ti amo - mentre il tuo cuore non è con me...?” (Giudici 16:15)
A questo punto Sansone capitolò e rivelò il suo segreto dicendo che la sua forza risiedeva nei suoi lunghi capelli.

Il resto della storia è a conoscenza di tutti.
L'Ercole spirituale toccò il fondo della degradazione!
Abbandonato da tutti, Sansone gridò al Signore che lo ascoltò e ristorò questo suo servo, peccatore penitente, ridonandogli la forza soprannaturale che aveva perso.

E fu proprio con quella forza ritrovata che Sansone provocò la morte simuntanea di 3000 Filistei, Dalila compresa.
Fu, comunque, una vittoria che gli costò la vita.

Per quanto riguarda Dalila, come nel caso del tradimento di Giuda, non c'è traccia nella Scrittura di pentimento per quello che aveva fatto.

In conclusione, qual è la lezione che dobbiamo imparare oggi da questo profilo biblico?
Sicuramente che il vero fascino e la vera attrazione sono doni che riceviamo dal Creatore e, quando questi sono usati male o volutamente manipolati, seminiamo distruzione e morte.
In questi tempi in cui c'è l'esaltazione dell'immagine, della bellezza, dell'estetica, noi credenti dobbiamo saper trovare il giusto equilibrio per gestire con saggezza la nostra femminilità!