Matteo 18:1 In quel mentre i discepoli s'accostarono a Gesù, dicendo: Chi è dunque il maggiore nel Regno dei cieli?
Matteo 20:21 ...Ordina che questi miei due figlioli seggano l'uno alla Tua destra e l'altro alla Tua sinistra, nel Tuo regno.
La nostra vita subisce forti pressioni dal mondo sociale che ci attornia, dai continui messaggi che riceviamo e che ci inducono a metterci in competizione con tutto e con tutti per poter emergere ed essere considerati "qualcuno". Ma questa non è una novità dell'era moderna, è uno spirito che, come abbiamo letto sopra, era presente fin dai tempi antichi e che cercò di fare breccia perfino nei cuori dei discepoli.
Ci sono degli stereotipi (perfezione fisica ed estetica, emergere sugli altri in qualunque campo mettiamo mano, avere diritto all'ultima parola, posizione sociale e finanziaria elevata...etc) verso i quali ognuno di noi, consciamente o inconsciamente, si indirizza.
D'altra parte sarebbe impossibile metterci da una parte, esonerarci da qualsiasi tipo di competizione sociale; a partire dai primi anni di scuola infatti ci viene richiesto di manifestare le nostre potenzialità, di far emergere la nostra individualità.
Ma quale deve essere l'attitudine di un cristiano nei confronti della competitività?
Gesù ha risposto in modo molto chiaro ai discepoli: "Chiunque vorrà esser grande fra voi, sarà vostro servitore." (Matteo 20:26)
La vera grandezza nel Regno dei cieli risiede nel servizio a Dio e agli altri. Il cuore di un figlio di Dio non può desiderare di primeggiare sui suoi fratelli in Cristo per ottenere delle posizioni di privilegio (vedi i discepoli), per poter occupare dei posti di onore.
Se mai riuscissimo ad occupare delle posizioni di responsabilità ottenute a forza di "spintoni" e "raccomandazioni" ma la chiamata di Dio per la nostra vita è un'altra saremmo i più miseri fra gli individui e sicuramente procureremmo dei danni all'opera di Dio.
Il motore dello spirito competitivo è l'orgoglio e nessuno di noi è totalmente vaccinato da questo. Però, mettendo in pratica la Parola di Dio e lasciandoci modellare dallo Spirito Santo, lo spirito di servo che ha animato il nostro modello ed esempio per eccellenza, Gesù, prenderà il sopravvento sullo spirito competitivo che fin dal principio (Lucifero è caduto perchè voleva essere il più grande) ha causato ribellione e danno.
Noi saremo veramente grandi quando avremo nel nostro cuore la certezza di udire dal Padre nostro celeste: "Ben hai fatto mio fedel servitore!"
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