Vi siete mai fermati a guardare gli oggetti che avete nella vostra cucina, bagno, armadio, ect. e domandarvi, quante di quelle cose sono “inutili”, superflue? Vi accorgereste che esse regnano sovrane!
Eppure, nonostante a volte ne siamo coscienti, non abbiamo il “coraggio” di buttare via niente; a volte perché pensiamo che prima o poi potremmo usarle, a volte perchè a quell'oggetto siamo legati da un valore affettivo, un ricordo particolare in un momento particolare. Qualunque sia la ragione il risultato non cambia, continuiamo ad essere immersi nei e dai nostri oggetti e quindi non gettiamo niente!
Ci sono persone che conservano il biglietto dell’autobus, il cucchiaino del gelato, le carte delle caramelle o qualche attrezzo speciale acquistato chissà dove e mai utilizzato!
Sicuramente il benessere in cui viviamo, anche se non per tutti è così, (ma grazie a Dio perché c’è!), avalla l’acquisto di ulteriori beni e di conseguenza l’aumento della lista delle cose che non servono!
Con questo non voglio dire che si debba vivere in ristrettezza, ma consideriamo il valore che questi oggetti occuppano nella nostra vita.
Il possedere non sempre dà la felicità, forse può aiutare, ma l’unica fonte di ciò è Dio!
E’ stato calcolato che nelle case dei britannici ci sono beni assolutamente inutili per un valore di circa 4,8 miliardi di euro!
In Italia, secondo la Federcasalinghe, c’è una media del 15% di oggetti in soprannumero (es. scarpe, tovaglie, lenzuola) e tra il 5 e il 30% (a seconda del reddito) di oggetti totalmente inutili.
Mentre per un’esperta di marketing la stima è più alta, infatti varia tra il 60 e l’80%. Questa dottoressa, addirittura, organizza corsi di “space clearing” ossia insegna alla gente come vivere con più leggerezza, come eliminare gli oggetti che non servono. E’ possibile che bisogna ricorrere ad un corso per eliminare le cose?!
Un’antropologa dell’Università di Napoli si pone la domanda: “perché e così difficile buttare”? E la stessa docente risponde dicendo che “sugli oggetti proiettiamo parti di noi, spezzoni d’identità, memorie. Buttare significa scegliere, riconoscere che una fase della vita è finita. In piccolo, elaborare un lutto. Conservare invece è un modo per trattenere il passato. Chi non è capace di liberarsi delle cose inutili, si nega al futuro!"
Questa definizione calza a pennello, soprattutto dopo averla confrontata con la Parola di Dio, che è la verità!
Gli oggetti in questione diventano per chi li possiede dei “tesori”, cose che hanno non solo un valore economico ma anche un'importanza a livello affettivo, in cui si mettono ricordi, desideri, speranze, e a maggior ragione diventa più difficile separarsi da loro.
La Bibbia in Matteo 6:19-20 dice “Non fate tesori sulla terra…anzi fatevi tesori in cielo” e al verso 21 “Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”!
Liberiamoci da queste zavorre per viaggiare più leggeri per raggiungere l’amata meta: in fin dei conti “noi siamo pellegrini sulla via del ciel” (come dice un cantico), sulla terra solo di passaggio!!
(Informazioni prese dal quotidiano "Il Messaggero" del 05/10/2004)
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