Ecclesiaste 3:1-8 Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato...
Da tutti il tempo è considerato molto prezioso e si cerca sempre di utilizzarlo nel modo migliore; eppure 24 ore al giorno sembrano non bastare più, in questa società frenetica che sembra non faccia altro che inseguire le ore.
C’è bisogno di saggezza per riuscire a svolgere tutti i nostri impegni e non sempre ci si riesce: ecco allora che possono sorgere stati di stress e frustrazione.
Se è vero, infatti, che si può capire molto di una persona in base a come trascorre il suo tempo, è anche vero che non sempre si riesce a fare ciò che si vorrebbe.
Nel campo lavorativo, piani prefissi devono essere raggiunti entro le scadenze e appuntamenti importanti richiedono la massima puntualità. Non a caso il termine inglese per esprimere la parola “scadenza” è “deadline”. Ciò esprime in maniera evidente come rimanere nei tempi stabiliti è considerato a volte una questione di vita o di morte!
Anche la Parola di Dio parla di “tempi stabiliti” e del come trascorrere la propria esistenza.
La Bibbia ci permette di riconoscere l’origine del disagio che oggi si vive di fronte ad un tempo che, quanto più è riempito di sollecitazioni, tanto più appare sfuggente nei suoi significati profondi.
Ci sono tempi in cui occorre fermarsi e riflettere sul vero scopo di questa vita.
Ecclesiaste 3:11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta.
Ogni uomo è primariamente chiamato a realizzare il seme dell’eternità che Dio ha piantato nel suo cuore. Oggi grazie a Cristo è possibile riconciliarsi con Dio e ricevere vita eterna.
Egli, che ha sconfitto la morte, ha portato a compimento i tempi della promessa divina.
Il tempo della visitazione celeste è giunto:
Gesù chiama ogni persona ad un incontro personale con Lui.
Atti 17:24-27 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; Lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché Egli non sia lontano da ciascuno di noi.
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