Il monte della mirra e il colle dell'incenso

by Ai@ce

Quando le nubi si addensano all’orizzonte e le tenebre scendono sulla nostra vita, è il tempo di vivere con Dio una comunione speciale che forse non abbiamo mai sperimentato.

Il tempo della prova ci fa paura, la sofferenza spesso genera angoscia nel nostro cuore ma la Parola di Dio è l’ineguagliabile rimedio per ogni situazione e circostanza poiché Colui che ci conosce sa parlare ai nostri cuori come nessun altro per placare ogni tempesta.

C’è un versetto di questa 'benedetta Parola' che di tempo in tempo torna ad attrarre la mia attenzione e che desidero condividere con quanti stanno attraversando una qualunque esperienza di difficoltà e si sentono immersi in un buio fitto.

Cantico dei Cantici 4:6 Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, me ne andrò al monte della mirra e al colle dell'incenso.

Leggendo con attenzione si nota che lo scrittore è immerso nelle tenebre della notte ma è consapevole che la brezza del giorno prima o poi di certo arriverà. In questa notte tenebrosa esperimenta anche la presenza di “ombre minacciose” che turbano l’anima sua ed è comunque consapevole del fatto che anch’esse dovranno fuggire al sorgere del nuovo giorno.

La sua condizione è quantomai difficile, altalenante tra angoscia e speranza, ma la sua decisione di non rimanere fermo per subire passivamente quanto accade ci è di ispirazione e stimolo. Cosa farà dunque? “…me ne andrò al monte della mirra e al colle dell’incenso”.
Ecco quello che farà! E’ il tempo di salire sul monte per contemplare ed adorare Dio!

La mirra simboleggia la sofferenza e l’incenso l’adorazione. Su quel colle sei chiamato a considerare di nuovo, in questo tempo difficile, Colui che tanto t’ha amato che ha dato la Sua vita per te. Lì troverai la fonte della tua consolazione saziandoti dell’amore eterno che ti nutre e ti guarisce, che ti abbraccia e ti fortifica. Lì il Figlio dell’Iddio vivente ti mostrerà di nuovo e di nuovo ancora, il Suo incondizionato amore ed accettazione, e lì troverai rifugio e riposo per l’anima tua stanca ed abbattuta.

Lentamente avvertirai il calore della Sua presenza che ti circonda e che ti stringe da ogni lato; allora adorando aprirai il tuo cuore a Colui che solo può placare e soddisfare, capire e trasformare, dando nuova vita e speranza a chi, ormai disperato, non riusciva più a vedere “Colui che può fare infinitamente al di là di ciò che pensiamo e speriamo. A Lui sia la gloria ora e in eterno. AMEN”