“Affinché quelli che egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli” (Romani 8:29)
Che cos’è l’identità? Come si relaziona? E perché l’identità cristiana è legata alla grazia?
Definire l’identità può risultare un compito non facile in quanto l’identità è un concetto complesso da spiegare. Possiamo però delinearne la nozione affermando che l’identità è il risultato di un rapporto, e quindi di un sistema di relazioni. Essa è riconoscibile in quanto legata ad un comportamento che diventa esso stesso espressione dell’identità. Essere “conformi all’immagine di Cristo”, non significa l’annullamento dell’identità individuale, significa assumere un’identità come risultato di un rapporto. E pertanto l’identità è ciò che esprimiamo, ciò che siamo in grado di far emergere attraverso le nostre azioni.
Nella nostra epoca l’identità di una persona incarna la molteplicità, nel senso che ognuno si modifica continuamente in relazione ai contesti nei quali si trova, e ai ruoli che riveste di volta in volta all’interno degli ambienti in cui si trova. Tant’è vero che è possibile “comporre” se stessi, basti pensare ai social network, nei quali non è necessario presentare le proprie caratteristiche in un solo grande “pacchetto”, in quanto possiamo suddividerle in “pacchetti” e contenuti diversi. (1)
La nostra, quindi, è l’epoca delle multi-identità. Oggi assistiamo a identità multiple. È l’individuo che decide quale identità costruirsi e il cyberspazio (realtà virtuale), offre una nicchia per ciascuna di queste sfaccettature del sé. Molti, grazie allo schermo dato dal nickname, possono riuscire in quello che gli è impedito nel face to face. Insomma, internet è lo strumento per eccellenza dell’esaltazione dell’io multiplo e la creazione di nuove forme di identità. (2)
Ma l’identità nella realtà (reale) può essere anche a palinsesto. Nel senso che l’immagine di sé si frantuma in una raccolta di maschere indossate a seconda del momento. (3)
L’identità di oggi, pertanto, è un’identità “fluida”. (Bauman)
L’identità cristiana è espressione della grazia. Grazia è l'intervento gratuito di Dio, non ha altra ragione che l'amore di Dio. La grazia e la verità si sono incarnate in Cristo: “mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi, e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio” (Romani 5:2).
Se l’identità cristiana è espressione della grazia, la grazia è quella che ci da stabilità. La stabilità è il requisito essenziale per la crescita, lo sviluppo e la trasformazione del credente. “Crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore Gesù Cristo” (2 Pietro 3:18).
Se l’identità cristiana è espressione della grazia, allora l’identità è unità (con Cristo): “affinché siano tutti uno, come tu o Padre sei in me e io in te, siano anch’essi uno in noi” (Giovanni 17:21).
Tale relazione da luogo ad un legame. Pertanto l’identità cristiana è costruzione dinamica e a sua volta identificazione.
Ora, per rendere possibile lo sviluppo e la crescita cristiana nella grazia, è necessario possedere un’identità frutto di un rapporto e di relazioni stabili. Quanto e in che modo è riconoscibile la nostra identità cristiana oggi, e quanto realisticamente noi siamo espressione della grazia, sarà il tema che affronteremo nell’8° Campo Estivo, IDENTITÀ E GRAZIA 1-11 agosto 2011.
Sandro Gianneramo
(1) Berti F. Per una sociologia della comunità - Editore Franco Angeli Milano 2005, p.137
(2) ibidem
(3) Bauman Z. La società dell’incertezza – Editore il Mulino Bologna 1999, p.65
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tel 0689685023 (dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e mercoledì e giovedì dalle 16.30 alle 19.00).
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