Era un giorno di traffico ordinario, quando fermo nella fila di auto, scorgevo un manifesto che mi lasciava basito. Non ci potevo credere. Non mi trovavo in una chiesa o nei pressi di una campagna evangelistica eppure su un muro della mia città, un manifesto, accanto a quelli della Coca Cola, al grido di "Evoluzionismo Scienza o Frode?" pubblicizzava un dibattito con un certo Rutilio Sermonti circa il libro dal titolo omonimo da lui scritto.
Dopo una veloce ricerca sulla rete, venivo al corrente di una storia misconosciuta ai più (ma non agli addetti ai lavori) di un certo Giuseppe Sermonti, fratello di Rutilio, che era stato docente di genetica nell'università di Palermo e che scriveva libri scientifici sulla infondatezza, sull'assurdità e sulla mistificazione dell'ipotesi evoluzionista.
Non si trattava di un pastore, religioso di una qualunque confessione, oppure di un credente, ma di uno scienziato che affermava che l'evoluzionismo tutto era da considerarsi tranne che scienza. Per comprendere la levatura nazionale ed internazionale del personaggio ecco un esempio dei ruoli da lui ricoperti:
Giuseppe Sermonti é stato docente universitario a Palermo, a Perugia nonchè esponente di primo piano nel campo della genetica dei microorganismi, e scopritore della ricombinazione genetica parasessuale in Penicillium ed in Streptomyces. Per tre anni ha presieduto l'Associazione Genetica Italiana e nel 1980 è stato vicepresidente del XIV Congresso Internazionale di Genetica nonchè presidente della Commissione Internazionale per la Genetica dei microrganismi industriali. Inoltre l'affondo a ciò che egli mosse a quella degenerazione della scienza che egli stesso definì "scientismo" non era iniziato nell'epoca delle stravaganze internettiane, ma nei lontani anni '70.
La detronizzazione di quella "dea" chiamata "scienza", che tutto sapeva su chi eravamo, dove venivamo e dove andavamo, non avveniva per mano di un oscurantista clericale ma per quella di uno stimato scienziato.
Per la comunità scientifica fu come sentir l'inno della squadra avversaria elevarsi dalla propria curva.
Proseguendo negli anni tra i numerosi libri ne troviamo alcuni dai titoli come "Dopo Darwin" (Rusconi 1980) e "Dimenticare Darwin" (Rusconi 1999) in cui la teoria evoluzionista delle origini di Darwin veniva smontata pezzetto per pezzetto. Venire a conoscenza dell'opera dei fratelli Giuseppe e Rutilio Sermonti mi mise al corrente su frodi scientifiche conclamate (e come tali dichiarate dalla comunità scientifica) che venivano ancora riportate sui testi per i bambini delle scuole elementari come "evidenze inconfutabili" del processo evolutivo.
Una fra le tante, il cui elenco eccederebbe di gran lunga la capienza a disposizione di questo articolo, è la tabella degli embrioni di Haeckel. Tramite questa tabella si voleva dimostrare che la somiglianza identica tra embrioni di varie specie stava a testimoniare l'origine di tutte le specie da un'unica forma organica, evolutasi a seconda delle esigenze per la propria sopravvivenza. Ebbene, quella tabella, semmai doveste trovarla su un libro di scuola elementare o anche testo universitario dovreste considerarla un falso. Per ragioni ignote però, la tabella di Haeckel è ancora in bella vista "ad insegnarsi" sia in alcuni testi delle scuole elementari che in quelli delle medie, superiori e delle università riportata come "prova inconfutabile" del processo evolutivo le cui fasi si riproporrebbero nel grembo materno in una sorta di "ripasso" generazionale delle fasi evolutive di specie dell'embrione. Una frode insomma, a tutti gli effetti riconosciuta come tale dalla della comunità scentifica sia pro che anti evoluzionista. Ma allora perchè tali falsità vengono ancora propinate ai nostri studenti sui loro libri fin dalla tenera età?
La risposta invero, sarebbe assai complessa, ma per dare una vaga idea delle leviatane proporzioni delle relative implicazioni basti questa affermazione: l'intera struttura sociale, etica, come l'intero castello concettuale dei diritti dell'umanità "ha bisogno", per poter sopravvivere così com'è, di credere che Dio non esista. Per questa "causa" da cui dipende la vita o la morte di un'intera visione relativista della vita, della natura, della morale, dell'etica, etc... l'apparato istruttivo e propagandistico dell'"uomo, dio dell'uomo" è disposto a tollerare qualunque cosa purchè si raggiunga lo scopo finale: sbarazzarsi del proprio Creatore.
La scienza che a suo dire, dovrebbe essere sperimentale, oggettiva, quindi libera da condizionamenti morali o ideologici, serva esclusivamente della constatazione empirica, si è scelta prima il mondo in cui avrebbe voluto vivere per poi cercare di provarlo disperatamente.
Questo mondo, era un mondo senza Dio, il Creatore di tutte le cose.
L'esigenza evoluzionista non nacque infatti da un'esigenza scientifica, ma ideologica, propostasi nell'800 con l'Illuminismo. E che l'evoluzionismo non sia scienza ma ideologia lo dimostra il fatto stesso che il mondo intero, il 12 febbraio, celebri il Darwin Day. Perchè infatti non viene celebrato un Newton Day? Oppure un Einstein Day? Semplice: perchè ciò che attiene alla scienza interesserebbe pochi, ma ciò che attiene l'ideologia, riguarda la visione e le scelte di vita di milioni di persone.
La scienza nel caso di Galileo Galilei accusò le istituzioni clericali di voler mettere la terra al centro dell'universo, invocando un'analisi oggettiva della realtà. Così tanto per essere oggettivi, tolta la terra dal centro, finirono per fare di peggio, mettendoci l'uomo con tutto il suo apparato di diritti invocati su stesso o sulla realtà che lo circonda. Ciò che piace all'uomo esiste e ciò che non piace no. Tale atteggiamento antiscientifico della comprensione della realtà lo si ravvisa in molti che si definiscono atei in un groviglio di luoghi comuni che nulla hanno a che fare con l'approccio scientifico che pure dicono di avere. Sarà capitato di sentire "non credo in Dio perchè al mondo ci sono troppe ingiustizie" vero? Bhè... è un'affermazione antiscientifica.
Il fatto di credere che Dio sia stato ingiusto non significa credere che non esista. Sarebbe come dire, siccome Hitler é stato ingiusto Hitler non é mai esistito. Eppure costoro pensano di aver fatto un'affermazione scientifica, empirica, progressista, emancipata, perfetto esempio del libero pensiero dell'uomo moderno "liberato dalla scienza" mentre al contrario hanno compiuto un puro atto di fede in un loro dogma personale e cioè: "ciò che non mi piace non esiste, quindi se Dio non mi piace Lui non esiste". Che l'ateo lo sia per fede e non per scienza è opinione condivisa anche da atei per eccellenza di fama internazionale come l'astrofisica Margherita Hack che ha affermato «Non è che uno possa dimostrare che Dio c’è o non c’è. Essere atei o credenti è comunque un atto di fede».
Infatti non é vero che l'ateo non abbia fede ma è vero, al contrario, che egli abbia deciso di riporla in un Dio che non c'è. Tuttavia non siamo perfettamente d'accordo. Tutto il creato dimostra nella sua perfezione strutturale la presenza di un Creatore e per quanto ci riguarda nessuna prova può superare quella dell'evidenza. Cercare di dimostrare l'evidenza significa produrre inevitabilmente delle prove inferiori ad essa. Per capirci, quando vediamo le piramidi, la loro organizzazione strutturale ci fa pensare che qualcuno le abbia costruite. E' evidente. Una volta disconosciuta questa evidenza, la prova sarà necessariamente inferiore ad essa. Potremmo infatti trovare un papiro in cui si narra della costruzione della piramide. Ma se non abbiamo riconosciuto come prova l'evidenza della complessità strutturale della piramide come potremo riconoscere come tale, quella di un papiro infinitamente più semplice? Anzi, noi diamo per scontato che la piramide sia stata costruita da qualcuno e poi ci mettiamo a cercare documenti che provino chi l'ha costruita. Quindi, come per le piramidi, data l'evidenza di un "Sommo Costruttore" noi ci affanniamo a cercare nelle "pergamene che ci sono state lasciate" (le Sacre Scritture) chi é Colui che ha creato il tutto, mentre al contrario, é chi nega l'esistenza di Creatore che deve dimostrare, perchè contro l'evidenza, che Egli non esista.
Ogni angolo della creazione ci testimonia che Dio è il Creatore. Ogni angolo delle pergamene lasciateci, le Scritture, provano la pianificazione di un disegno così perfetto da non lasciare spazio ad ombra di dubbio per le sue modalità di svolgimento ed adempimento nella storia. Per cui possiamo affermare almeno tre evidenze e cioè: che Dio c'é ed é evidente nella perfezione del creato, che il Dio del creato è il Dio delle Sacre Scritture per la perfezione del loro adempimento nella storia e che Gesù è vivo e risorto dai morti per l'adempimento delle Sue promesse nella nostra vita. Chi vuole, se se la sente, provi a dimostrarci il contrario.
La locandina di un leggendario film del 1968 dal titolo "Il Pianeta delle Scimmie", con Charlton Heston, recitava: "l'uomo braccato... ingabbiato... da una civiltà alla rovescia". Ottimo film di fantascienza... peccato ci sia chi l'abbia preso sul serio.
Alessandro Lilli
17 dicembre 2011
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