Ovunque sui media non si fa che un gran parlare dell'intervento di Celentano nell'ambito del Festival di Sanremo.
Ci saremmo astenuti volentieri dal commentare il "fattaccio", finché non abbiamo visto che purtroppo, molti tra gli evangelici vanno spendendo parole di ammirazione per un intervento che dovrebbe lasciare poco spazio a facili entusiasmi. Quindi ci si permetterà di avere la libertà di dissociarci, con questo articolo.
Per prima cosa Adriano Celentano non ha parlato di Gesù, se non nominandolo come risorto, ma questo si sa, lo sapevano già tutti, cattolici compresi. Il cattolico sa che a Natale si festeggia la nascita di Gesù, e a Pasqua la Sua morte e resurrezione...punto. E allora? Se io vado da un cattolico e gli chiedo se Gesù è risorto, lui cosa pensate che mi risponderà? Di no forse? E quindi dove sarebbe questo colpo inferto alla dottrina cattolica? Crediamo che prima di dire che una persona stia sfidando il cattolicesimo pubblicamente ci sarebbe bisogno di un qualche elemento in più, sempre che questo sia lo spirito giusto con cui farlo (e non lo è).
Ciò che Celentano ha fatto non ha nulla a che fare con il desiderio di lanciare un messaggio cristiano, ma è palese che egli abbia tentato di galvanizzare la folla con "ai preti non interessa che si ascolti la Parola di Dio" per semplice desiderio di offrirle il suo hobby preferito e cioè gridare "piove, governo ladro" mentre punta il dito contro qualcosa o qualcuno (infatti ha parlato di preti, spread, la finanza, le azioni di borsa, e quanto di più demagogico e populista si possa trovare).
La cosa strana però, è che dopo questo, non si è affatto preoccupato di rimproverare i presenti del non leggere, nè tantomeno di cominciare a leggere la Parola di Dio una volta tornati a casa. Sapete perché? Perché evidentemente a lui interessava più che altro dare in pasto alla folla qualcuno da accusare, mettendo in piedi una sorta di gogna mediatica e null'altro. Come? Usando il più becero degli istinti italiani: prendersela con il prete del "paese".
"Il prete predica bene e razzola male", "fai ciò che il prete dice ma non ciò che fa", sono solo alcuni proverbi popolari che non stanno ad indicare l'erroneità della religione cattolica ma solo ad affermare che i preti non la praticano come dovrebbero.
Infatti Celentano non ha affatto svolto un'arringa contro la dottrina della Chiesa Cattolica, ma contro il "cattivo operato" dei preti, che appunto, non svolgerebbero bene il proprio lavoro di ministri cattolici.
Se avesse voluto colpire nel cuore la dottrina cattolica, rivolgendosi ai presenti, avrebbe dovuto chiedere loro con lo stesso tono provocatorio rivolto ad anonimi preti, perché si erano battezzati da piccoli, o se veramente avesse avuto un significato la loro prima comunione, oppure sul perché continuassero a compiere il peccato di idolatria con l'adorazione di santi e madonne varie senza avere un rapporto diretto con Gesù, morto proprio per questo.
Eccole le domande che, pur con modi e toni sbagliati, avrebbero sfidato il cattolicesimo. Facile prendersela con l'anonimo prete di quartiere eh? il Papa, chissà perchè, nella chiesa cattolica criticata da Celentano non c'era. Gli sarà sfuggito. Solo "preti", manco un cardinale piccolo piccolo. Saranno sfuggiti pure loro.
I preti non parlano di paradiso, dice Celentano. Falso. Lo hanno fatto pure troppo (insieme a papi e cardinali n.d.a.). Ed anzi sarebbe stato meglio non lo avessero fatto per niente. C'è tutta una secolare tradizione che parla di paradiso nella tradizione cattolica (la Divina Commedia suggerisce qualcosa?) e nella sua ritualità, come dimostra proprio l'errata convinzione circa l'intermediazione di santi in paradiso.
Se vai da un cattolico e gli chiedi: "esiste il paradiso?" Lui cosa risponde? Di no forse? E poi le Sacre Scritture, quanto ci descrivono nella pittoresca maniera che Celentano gradirebbe il paradiso? E quanti predicatori evangelici avete sentito parlare delle bellezze del paradiso? E comunque... quanti lo hanno visto per poterne parlare?
Forse a scavare a scavare si potrebbe trovare un qualcosa di cristiano evangelico, nel vero senso della parola, nell'elogio di Celentano al lavoro di Don Gallo con un dura reprimenda al mondo cattolico circa la sua "ingiusta emarginazione"?
Vediamo allora chi è Don Gallo. Don Gallo è molto discusso in ambito cattolico poiché fervido sostenitore della legittimità delle unioni omosessuali, con tanto di assidua partecipazione al gay pride. Ma ecco un simpatico estratto dalla rete (clicca qui) in cui Don Gallo afferma: "Ho avuto la gioia di leggere nell’ultimo catechismo cattolico universale che finalmente la Chiesa, dopo secoli, ha accettato i risultati delle ricerche scientifiche e ha scritto che l’omosessualità non è malvagità, non è una sodomia e non è una perversione ma che era il risultato del dono della natura stessa e cioè di Dio. Tant’è vero che il Catechismo dice che questi giovani devono essere accolti con rispetto e tenerezza. Pensa che gioia quando l’ho letto".
Ed ancora sempre Don Gallo sulla medesima intervista circa la legittimità dell'omosessualità: "Ecco qui il punto. Sono leciti i loro atti di affettività e sessualità? Se pensi che solo qualche decennio fa per la Chiesa l’usura era considerata peccato mortale… Io mi auguro che, se i risultati scientifici affermano che l’essere umano nasce sessuato o eterosessuale o omosessuale, se una minoranza diventa omosessuale questo è il piano di Dio."
Hai capito? Non che uno debba trattare qualunque peccatore, anche l'omosessuale con misericordia, ma che l'omosessualità sarebbe il piano di Dio (!). E Celentano che ha rivendicato e posizioni antiscritturali di questo Don Gallo dovrebbe far sentire un cristiano evangelico soddisfatto?
Quindi ricapitoliamo.
Celentano non è certo anticattolico né tantomeno evangelico nell'affermare che i preti non facciano bene il loro lavoro.
Celentano non è certo anticattolico né tantomeno evangelico nell'affermare che Gesù è risorto.
Celentano non lo è nemmeno lamentando di non sentir mai parlare del paradiso. Quello nemmeno la Scrittura lo fa. Quindi dovrebbe lamentarsene con il Signore, dato che, non ci risulta vi sia stato lì descritto accuratamente. Anzi, se doveste trovare un qualche parte che ci fosse sfuggita, siete pregati di avvisarci. Inoltre almeno intorno a noi, non è che si vedano così tante persone che vi siano state e poi ritornate: in genere è un biglietto di sola andata...ma il mondo è bello perché vario.
Non ci risultano tantomeno tanti pastori evangelici che lo predicano: come si potrebbe? Su quali basi? Lo stesso Paolo pur avendolo visto, non seppe trovare parole per descriverlo. Anzi, se c'é chi si è sbilanciato in tal senso dando luogo a grottesche credenze su morfologie paradisiache ed infernali è stato proprio il cattolicesimo. E dell'"altro mondo" il cattolicesimo ne ha parlato talmente tanto da aggiungervi pure dettagli... cosine da poco, tipo il purgatorio ed il limbo, che non è che proprio bene abbiano fatto.
Visti i precedenti quindi, consiglieremmo di sperare continuino a non parlarne ed anzi a gioire casomai abbiano smesso di farlo.
Celentano forse si è dimostrato anticattolico e pro evangelico perché ha osannato le gesta di un "impavido prete", Don Gallo, che rivendica l'unione omosessuale come piano di Dio?
Beh... qui, vista l'ovvietà della risposta ci sentiamo leggermente in imbarazzo nel darla, ma proprio per evitare equivoci lo scriviamo: "NO"!
Quindi cosa ha fatto Celentano a Sanremo? Lo ha detto lui stesso. Il Re degli ignoranti.
Bene, allora chi vuol plaudire alla gesta del re degli ignoranti si accomodi pure, per quanto ci riguarda a noi basta plaudire alle gesta del Re del Re e di Quello predichiamo, senza esser animati dal desiderio di gettare fango su alcuno e se fango deve esserci, sia quello che si è gettato addosso da solo, non per mano nostra. Il nostro compito è un altro ....ed anche il nostro spirito dovrebbe esserlo.
E per chi avesse dubbi sul fatto che Celentano non si sia affatto discostato dal cattolicesimo, ne tantomeno abbia assunto posizioni pro evangeliche, ecco un estratto dal quotidiano Il Messaggero del 16 febbraio a pagina 2 nel terzultimo capoverso dell'articolo di Mario Ajello:
"Ma ecco padre Ugolino,il suo confessore e quello che lo unì in matrimonio con Claudia Mori nel '64: "Adriano non si deve scusare. Io lo assolvo".
Chi se la sente di aggiungerci un bell'"amen"?
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