E vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi (Mt 24:7)

terremoto Emilia

 

Il terremoto dell’Emilia del 20 maggio e le repliche del 29 maggio e del 03 giugno (con le numerose scosse, dette sciame sismico, che si ripetono decine di volte durante tutti i giorni dal 20 maggio u.s.), ha lasciato ognuno di noi disorientati.

Le perdite umane non sono state ingenti come nei terremoti più recenti, ma anche una sola persona sarebbe stata una perdita enorme. Parafrasando un detto Talmudico si potrebbe dire che: se è vero che chi salva una vita salva il mondo intero, è altresì vero che quando si perde una vita si perde un mondo intero, fatto di affetti, legami, progetti che non ci saranno più, che non vedranno più la luce. 

Insieme alle perdite umane (24 morti, 350 feriti e 15 mila sfollati), si deve parlare delle perdite ingentissime sul piano economico e non vogliamo dimenticare l’immenso patrimonio immobiliare privato e pubblico, fatto di case ma anche di opere architettoniche importanti, seriamente danneggiate dal sisma. Insomma, su molti versanti il danno determinato da questa catastrofe naturale, non è ancora quantificabile perché appare già ingente.

In questa, come in altre tragedie ci potrebbero essere delle “spiegazioni logiche" che talvolta vanno dalle responsabilità personali e politiche ad alcune inevitabilità naturali conseguenti alla mala gestione ambientale, ma anche coincidenze sfortunate, episodi straordinari. Ci sono persone che danno la colpa a disegni malefici e satanici nel campo spirituale (o del mondo angelico decaduto), ma si sentono anche tanti colpevolizzare Dio, visto da molti come un Grande Vecchio assiso sul suo trono nel cielo, distante dal mondo umano, che tira saette e scuote la terra. Spiegazioni semplicistiche, luoghi comuni a volte dettati dalla rabbia, dal dolore o dalla scarsa conoscenza del mondo soprannaturale.

Non si vuole qui scadere in facili retoriche o erigersi a giudici in momenti in cui si deve dimostrare massima empatia con chi soffre. La Parola di Dio ci esorta dicendo: “… piangete con coloro che piangono” (Rm 12:15b).

Crediamo però sia giusto dare delle indicazioni che incoraggino chiunque a credere “… nella accettabile e perfetta volontà di Dio” (Rm 12:2c) che ci viene indicata dalla Sua Parola, la Bibbia. Lo stesso passaggio della Scrittura in Romani 12:2 ci raccomanda ad essere trasformati mediante il rinnovamento della mente che si può ottenere solo sperimentando la volontà di Dio. Non è semplice però accettare le tragedie che la vita ci propone come accettabili e non è nemmeno facile credere che sia per volontà di Dio che esse avvengono.

Innanzi tutto Dio non manda le prove, semmai le permette. Egli permette che le prove accadano perché conosce la nostra umanità e sa che se siamo credenti in Lui ogni cosa (buona o cattiva) potrà cooperare al nostro bene (Rm 8:28). Questo bene non sapremo distinguerlo subito, nel pieno della prova, ma poi dovremo dar ragione alla Parola di Dio che ci spinge ad avere fiducia del nostro amato Padre Celeste. Dobbiamo credere che Egli regna sulla vita e sul mondo, nonostante il principe di questo mondo sia Satana, Dio è il Re e non ci sono principati che resistano al Suo volere. Se non credessimo questo saremo in balia dell’eterna insicurezza (nella nostra mente – ecco che qui ci vuole la trasformazione del rinnovamento della mente) data della “competizione” tra bene e male, ma Dio non è solo potente Egli è Onnipotente, Onnipresente e Onnisciente, non è un competitor alla pari con diavolo, Egli è superiore ad ogni Sua creatura, Egli è Dio.

Ma se questo può essere vero soggettivamente per chi è credente, si può dire che anche le catastrofi naturali cooperano per il bene di masse ignare di persone che le subiscono?

La risposta è semplice ma allo stesso modo molto complessa poiché, per la maggior parte delle persone, rimane difficile credere che un Dio buono possa essere anche CoLui che permette prove così atroci per le sue creature. Innanzi tutto è importante dire che la Parola di Dio non ci ha lasciato all’oscuro degli eventi che avrebbe passato il genere umano. Sempre nella lettera di Paolo ai Romani è scritto: “Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio” (Rm 8:22), e lo è a causa del peccato che è entrato nel mondo con il primo errore della storia commesso da Adamo ed Eva. Da allora la terra produce spine e triboli (Gn 3:18; Eb 6:8). Sempre nella Genesi (Gn 10:25) troviamo indicazioni dell’inizio della deriva dei continenti e della tettonica delle placche, teorie geologiche condivise da molti gli scienziati, che spiegano come vi sia un moto continuo dei continenti, in alcuni casi gli uni verso gli altri – e questo è il caso del continente Euroasiatico e del continente Africano. Questi movimenti sarebbero la causa dei numerosi sismi che si stanno concentrando sui nostri territori. Ma lo studio approfondito della Bibbia fa emergere non solo indicazioni di carattere scientifico geologico, la Parola di Dio non è il manuale delle giovani marmotte, La Sacra Bibbia ha come principale intento di dimostrare l’Amore di Dio per l’uomo, la sua creatura speciale.

Riguardo le calamità naturali, Gesù stesso avvertì i suoi discepoli, e di conseguenza ognuno di noi che si accostano alla parola di Dio, che negli ultimi tempi (ultimi tempi per la quale spiegazione rimandiamo ad altri scritti) avremo avuto un avvicendarsi accelerato di eventi sismici. Il testo che fa da titolo a questo articolo dice per esteso: “Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi” (Mt 24:7). Qui è Gesù Cristo che parla e racconta quello che sarebbe accaduto, il Signore non ci ha lasciato all’oscuro di nulla e lo studio della Parola di Dio ci dovrebbe incoraggiare a vivere ed agire prendendo ispirazione da essa, avvisando anche chi non la legge assiduamente, agendo così con responsabilità e sapienza in ogni nostro comportamento. Per esempio: Gesù in una famosa parabola consiglia di costruire la propria casa sulla roccia, con il doppio significato: esistenziale e spirituale ma anche per ricordare dei principi già conosciuti su criteri di edificabilità sicura, nel testo è scritto: “Egli è simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto il fondamento sopra la roccia, e venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l'ha potuta scrollare perché era stata fondata sulla roccia” (Lc 6:48).

La Parola di Dio mette in luce gli avvenimenti umani e globali, dandoci indicazioni certe e dimostrandoci l’amore di Dio e la Sua preoccupazione per noi. Dio oggi come sempre desidera che ci fidiamo di Lui, la Sua Parola è vera, non ci tiene nascosto nulla e insieme a profezie ci fa meravigliose promesse.

Oggi come ieri Egli ci è vicino, nei giorni pieni di benedizione e nei giorni di combattimento. Nei giorni di gioia e di allegria, nei giorni di sofferenza e di incertezza, come questi, Dio è con noi Egli è l’Emmanuele. (1)

Nel Salmo 23 è scritto dal re Davide:“E anche quando io camminassi in una valle dove mi spia l'ombra della morte, non temerei il male, perché tu, oh Dio, sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno direzione e mi consolano” (Sl 23:4).

Dio è fedele e mantiene fedelmente il suo impegno con i suoi figli, Egli promette ancora a tutti coloro che soffrono la prova: “Il Signore Iddio stesso cammina davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non aver paura e non sgomentarti” (Dt 31:8). Possa la meravigliosa Parola che proviene da Dio consolare ogni cuore che soffre per questo sisma.

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(1) Emmanuele significa Dio con noi

 

 

 

Martina Zardini

04 giugno 2012