Tutti attori senza Regista

tutti attori senza Regista

Se ci guardiamo intorno ci rendiamo conto che il mondo è come se fosse un cast pieno di “attori” ma privo di “regista”.

Basta fare un tuffo nel passato per capire il motivo di questo fenomeno. Già nella seconda metà del ‘700 con l’avvento dell’Illuminismo, sviluppatosi in Francia e diffusosi ben presto nel resto dell’Europa, vediamo come gli uomini iniziano a diventare attori della propria esistenza cercando di capire ciò che la vita propone loro attraverso quella che loro chiamavano ragione o lume.

Nel primo Novecento però si comincia a vedere come questo razionalismo e le scienze “positive”, (cioè quelle che utilizzavano il metodo scientifico), non potevano cambiare la società non essendo in grado di spiegare determinati passaggi emotivi ed esistenziali della vita dell’uomo.

Infatti l’uomo comincia a chiedersi perché esistano determinate situazioni di disagio e malessere, ma è troppo impegnato a cercare dentro se stesso che si rifiuta di consultare il “Regista” che ha scritto la storia della vita dall’inizio ed ha dato altresì una certa e valida conclusione.

Se ci si ferma a pensare solo un attimo alla conclusione più drammatica a cui si possa essere arrivati e che segna un punto di forte rottura tra Dio e l’uomo, non si può far a meno di pensare a Nietzsche e alla sua teoria dell’oltre uomo, contenuta nel libro Così parlò Zarathustra. Questa asserisce che Dio è morto e la società ha bisogno di Zarathustra, un uomo con una morale al di sopra di quella umana che possa riportare un’etica solida e stabile tra gli uomini.

Per concludere, sorge spontaneo porsi dei quesiti:

Non è forse vero che risulta più utopico cercare tra gli uomini ciò che Dio ci ha donato e rivelato? Non sarebbe più giusto chiedere al Regista come muoversi sulla scena in determinati momenti e seguire le sue indicazioni? Non risulta ovvio forse chiedere come inizia e finisce una storia direttamente a colui che l’ha ideata?

A queste domande è possibile rispondere in un solo modo, per conoscere veramente la verità bisogna consultare Colui che l’ha donata, perché una scena funziona se gli attori si fidano di ciò che il regista dice loro, non travisando la verità originale con verità personali che a parer loro rendono il tutto più emozionante.

Quindi stiamo attenti a non gonfiare la nostra scena, ma chiediamo aiuto al Regista e soprattutto seguiamo le Sue indicazioni perchè lì c’è verità.

Giovanni 8:31b-32 Se perseverate nella Mia Parola siete veramente Miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.

14 novembre 2012
Marco Lo Re