Secondo i risultati di una ricerca condotta nel Parco Nazionale d’Abruzzo, nel Lazio e in Molise, la presenza di alberi morti nel bosco è stata particolarmente importante per molte specie animali.
Il “picchio dorso-bianco di Lilford“, ad esempio, è diffuso in poche aree dell’Europa centro meridionale ed è presente nell’Appennino con 240/300 coppie. I 121 nidi censiti sono stati scavati proprio nel tronco di faggi morti.
Molti insetti saproxilici, soprattutto coleotteri hanno colonizzato alberi caduti e morti.